Premio alla carriera a Lina Wertmuller alla 36/a edizione del Bellaria Film Festival, con la nuova direzione di Marcello Corvino, soddisfatto per il rilancio, con 18 film in gara sul tema costituzionale di tutela della cultura (art.9). Per fare del ‘buon cinema’ ci vogliono i ‘capitali’, ha sottolineato la regista, 90 anni, ricevendo il premio: “Il mio invito – ha detto – è mettere a disposizione più risorse economiche. Questo è quello che conta”.
Tra i vincitori, il concorso Bei Doc per documentari da 90 minuti (3.000 euro) se l’è aggiudicato Tutto è scritto di Marco Pavan di Treviso, per aver “mostrato aspetti fondamentali e sottaciuti del pensiero islamico come la cultura, la bellezza” e “la grande eredità del sapere”.
Il Bei Young Doc under30 (1.000 euro) è andato a Riski di Otto Reuschel di Trieste. Il Doc con la miglior colonna sonora, scelto dal pubblico (Premio Bacalov da 500 euro), è Beo di Francesca Pirano e Stefano Viali. Unanime la giuria presieduta da Moni Ovadia.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci