Battesimo per quella Torino-Piemonte

Anche la città di Torino e la regione Piemonte hanno una Film Commission. Ovvero, un’agenzia per la promozione e l’incentivazione del prodotto cinematografico, televisivo e audiovisivo sul territorio. Nello spazio della Regione Piemonte al Casinò, per la presentazione, c’erano molti tra i piemontesi – e simpatizzanti – “che contano”, dalle istituzioni (Marco Boglione, Ugo Perone e Giampiero Leo), agli addetti ai lavori, i registi Mimmo Calopresti e Giuliano Montaldo, il direttore del Torino Film Festival Stefano Della Casa, il presidente Gianni Rondolino, Bruno Gambarotta). È intervenuto anche Barbera, torinese di adozione, ex direttore del Cinema Giovani. “Potrei dire che mi dispiace aver lasciato Torino per Venezia…”, ha scherzato. “Sono un torinodipendente – ha detto Calopresti – dal punto di vista cinematografico. La città è disponibile con chi gira dei film. Forse sta diventando la città di tutti oltre che degli Agnelli”.
Nel 2000, tanto per dire, sono stati girati a Torino Qui non è il paradiso di Tavarelli, L’educazione di Giulio di Bondì, Non ho sonno di Argento, Heaven di Tom Tykwer e Ogni lasciato è perso di Piero Chiambretti. Nelle Langhe è stato girato, lo scorso anno, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, in concorso qui a Venezia. Per informazioni, tel.011/4324062.