Barry Lyndon festeggia i suoi 40 anni con il ritorno nei cinema italiani in versione restaurata: il capolavoro storico che Stanley Kubrick trasse nel 1975 dal romanzo di William M. Thackeray sarà in sala da lunedì 12 gennaio, distribuito dalla Cineteca di Bologna e Gruppo Unipol, nell’ambito del progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema.
“Mi ha sempre attirato – queste le parole di Kubrick – un film in cui il destino del protagonista è già inciso sul primo fotogramma”: un duello alla pistola che sembra già tramandare di padre in figlio una vita di vicissitudini rocambolesche. E dalla vicenda di Barry Lyndon Kubrick è stato attirato al punto da scriverne egli stesso la sceneggiatura, avvicinandosi a Thackeray, grande scrittore inglese poco ricordato e poco tradotto, con semplicità e trasparenza: “Amavo la vicenda e i personaggi di Barry Lyndon, e mi parve possibile farne una trasposizione senza distruggerlo”, raccontò lo stesso Kubrick a Michel Ciment. “Ed esso offriva inoltre l’opportunità di fare una delle cose che il cinema può fare meglio di qualunque altra forma d’arte, presentare cioè una vicenda a sfondo storico. La descrizione non è una delle cose in cui i romanzi riescano meglio, però è qualcosa in cui i film riescono senza sforzo, almeno rispetto allo sforzo che viene richiesto al pubblico”.
Partendo dalle avventure di Redmond Barry (interpretato da Ryan O’Neal) e di Lady Lyndon (Marisa Berenson), il film ripercorre il Settecento come fosse un museo di cera (l’incarnato dei volti, il lume delle candele), come uno viaggio nella pittura dell’epoca: siamo in un salotto di Gainsborough, in un giardino di Watteau, seduti a una tavola di Hogarth. Vivono, questi tableaux, vivono ansiosamente di ambizioni fallaci, rovine annunciate, sentimenti corrotti, disillusioni, soprusi, umiliazioni: e l’impossibile ascesa dell’avventuriero Redmond Barry, che sposa l’aristocratica Lady Lyndon, “traccia una parabola che conduce al nulla” (Michel Ciment).
Milena Canonero vinse per i costumi di Barry Lyndon il suo primo Premio Oscar.
Il film diretto da Vittorio De Sica nel ’61 è stato restaurato in 4k da Cinecittà e Filmauro, con la supervisione di Andrea De Sica. Per l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, le parole del nipote e del figlio, Brando e Christian De Sica
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In occasione del suo 50° anniversario, il cult diretto da Tobe Hooper torna sul grande schermo dal 23 al 25 settembre, con un evento speciale di Midnight Factory