VENEZIA – Sono 1200 gli spettatori che nei primi due giorni di apertura sono andati al Lazzaretto Vecchio per le proiezioni di Venice Virtual Reality, una delle grandi novità dell’edizione di quest’anno che per la prima volta ha anche un concorso internazionale dedicato. La conferma dell’attenzione, sia da parte del pubblico che del Festival, nei confronti delle prospettive differenti e degli strumenti capaci di emozionare in nuovi modi attraverso la visione. Ma alla domanda sulla possibilità di avere, magari già il prossimo anno, un film in realtà virtuale nel concorso ufficiale, Alberto Barbera non ha dubbi: è ancora prematuro. “Occorre capire gli standard di qualità che verranno solo in futuro definiti, in questo momento la qualità della visione non è ancora quello del cinema tradizionale. Ma soprattutto, probabilmente, le proiezioni in realtà virtuale sono un’altra cosa rispetto al cinema, così come lo è serialità televisiva, che ne è il parente più stretto ma che ancora non abbiamo mai considerato di mettere in competizione. Ritengo che per un altro po’ di tempo questa differenza vada mantenuta”.
Un aspetto su cui concorda anche Michel Reilhac, uno dei programmatori di Venice VR: “In questo momento abbiamo tutti un grande privilegio, quello di partecipare alla nascita di una nuova forma d’arte. Un ampio terreno è stato esplorato ma c’è ancora molto spazio all’interno della realtà virtuale che può conquistato dagli artisti. Ci sono molti elementi di scambio con il cinema, ma la realtà virtuale è qualcos’altro, è un nuova forma di arte che eredita l’esperienza cinematografica ma la trasforma portandola in una dimensione differente in cui si il corpo fisico viene utilizzato come interfaccia”.
Si è conclusa con gli interventi di Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello l’edizione 2017 di Lido Philo. La sala piena in cui talvolta si sono dovute aggiungere sedie per gli spettatori, è una conferma dell’interesse che il pubblico della Mostra di Venezia mantiene per occasioni di dibattito culturale critico
Doppio appuntamento con l’animazione in sala questo weekend, che vede in programma Cars 3, tradizionale cartoon Pixar per bambini in CGI, ma anche Gatta Cenerentola, versione futuristica e adulta della novella raccolta da Basile, che ha incantato la Mostra di Venezia
Il ministro della cultura israeliana Miri Regev ha protestato per non essere stata invitata alla cerimonia degli 'Ophir', gli Oscar dello Stato ebraico in seguito al suo attacco contro il film Foxtrot di Samuel Maoz
La rassegna propone nella Capitale una selezione di titoli provenienti delle varie sezioni di Venezia 74, in versione originale con sottotitoli in italiano. Oltre 40 titoli nelle 11 sale coinvolte, interessando i quartieri Prati (Adriano, Eden, Giulio Cesare), Trastevere (Nuovo Sacher, Intrastevere), Pinciano (Barberini, Savoy, Mignon), il centro storico (Farnese, Quattro Fontane) e Testaccio (Greenwich)