Barbera, solidarietà a Sentsov si riveda processo

Mostra aderisce ad appello cineasti europei per regista ucraino. ''Per un cineasta la sceneggiatura peggiore è non poter scrivere"


Anche la Mostra di Venezia aderisce all’appello, sottoscritto da molti registi europei, come Almodovar, Leigh, Makhmalbaf e il russo Nikita Michalkov, per la revisione del processo e la liberazione del cineasta ucraino Oleg Sentsov, condannato a 20 di prigione per terrorismo. Nel pomeriggio, prima della proiezione in sala Grande di L’hermine, il film di Christian Vincent con Fabrice Luchini, Alberto Barbera e Jean-Paul Salome’, presidente di Unifrance, hanno chiesto solidarietà per la vicenda. ”Per un cineasta la sceneggiatura peggiore è non poter scrivere. Privare della libertà d’espressione e delle idee è inaccettabile specie se il pretesto sono fatti gravi e non veritieri. Da Venezia sale il sostegno per chi si batte per difendere la libertà” hanno detto.

A maggio dello scorso anno, il 2014, il cineasta ucraino Oleg Sentsov fu arrestato dai servizi di sicurezza mentre protestava contro l’annessione della Crimea alla Russia, dopo la rivoluzione di Maidan. Incarcerato e torturato, fu accusato di terrorismo per aver bruciato una porta del valore di 500 euro e contribuito ad abbattere un monumento a Lenin. Il 25 agosto scorso, a seguito di un processo ”farsa” Sentsov è stato condannato a 20 anni di carcere duro.

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06 Settembre 2015

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