Anche la Mostra di Venezia aderisce all’appello, sottoscritto da molti registi europei, come Almodovar, Leigh, Makhmalbaf e il russo Nikita Michalkov, per la revisione del processo e la liberazione del cineasta ucraino Oleg Sentsov, condannato a 20 di prigione per terrorismo. Nel pomeriggio, prima della proiezione in sala Grande di L’hermine, il film di Christian Vincent con Fabrice Luchini, Alberto Barbera e Jean-Paul Salome’, presidente di Unifrance, hanno chiesto solidarietà per la vicenda. ”Per un cineasta la sceneggiatura peggiore è non poter scrivere. Privare della libertà d’espressione e delle idee è inaccettabile specie se il pretesto sono fatti gravi e non veritieri. Da Venezia sale il sostegno per chi si batte per difendere la libertà” hanno detto.
A maggio dello scorso anno, il 2014, il cineasta ucraino Oleg Sentsov fu arrestato dai servizi di sicurezza mentre protestava contro l’annessione della Crimea alla Russia, dopo la rivoluzione di Maidan. Incarcerato e torturato, fu accusato di terrorismo per aver bruciato una porta del valore di 500 euro e contribuito ad abbattere un monumento a Lenin. Il 25 agosto scorso, a seguito di un processo ”farsa” Sentsov è stato condannato a 20 anni di carcere duro.
Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente
Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino
Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate
Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale