Vivere di vita nuova, essere attualizzati e attuali, non appartenere solo alla Storia, alla memoria, alla nostalgia del cinema, e personale talvolta: le tecnologie digitali, da un punto di vista tecnico, permettono che i film possano rivivere grazie al restauro.
La riscoperta emana lo splendore, le opacità divengono ombre e sfumature, chiaro-scuri che palpitano di cromie specifiche, che non sono solo colori estetici ma appartengono alla tavolozza dei colori emotivi della visione e degli spettatori. “Back to Life” del Torino Film Festival è la sezione dedicata ai restauri, non solamente una manipolazione tecnica, ma soprattutto un trattamento della memoria sociale e artistica.
Ci sono restauri di film considerati monumenti della Storia del cinema mondiale, come In The Mood for Love, presentato Fuori Concorso; e ci sono restauri che sono espressioni di gratitudine e risarcimento rispetto a un passato – o a un tempo – distratto, come per Pioggia di luglio. Così, restauro può essere anche “sinonimo” di comprendere, perché ri-guardare, a distanza di tempo storico, di tempo anagrafico, di tempo esperienziale, può essere una possibilità per osservare specifiche sfuggite, non notate, o che – al presente – sembra posseggano altra luce, altra simbologia, altra metafora.
“Back to Life” presenta il restauro di 8 titoli, che tagliano la linea del tempo, dal ’61 all’anno corrente, e attraversano anche la geografia mondiale, laddove le opere italiane sono soprattutto espressione dell’articolata Storia del nostro Paese:
Il federale di Luciano Salce (Italia, 1961)
La suisse s’interroge di Henry Brandt (Svizzera, 1964)
Il nero di Giovanni Vento (Italia, 1967)
Iyulskiy dozhd / Pioggia di luglio di Marlen Khutsiev (Urss, 1967)
Lo stagionale di Alvaro Bizzarri (Svizzera, 1970/1973)
Avere vent’anni / To be twenty di Fernando Di Leo (Italia, 1978)
Un brindisi georgiano di Giuliano Fratini (Italia/Russia, 2020)
Blob – Omaggio a Antonella Rucci di Antonella Rucci (Italia, 2020)
Quest’ultimo titolo annuncia che la sezione includa uno speciale omaggio all’autrice scomparsa, con due puntate – Lou and Us (2014) e Memorandum (2016) – dello storico programma di Rai Tre, Blob, l’eclettico “pastone quotidiano” di repertorio e contemporaneità che, feroce, lucido, colto e spassoso, mette il fuoco su personaggi e avvenimenti della nostra società, grazie al prezioso materiale delle Teche Rai.
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Si è parlato di obblighi delle quote di investimento e di programmazione in opere di espressione italiana a sostegno della produzione indipendente nel Webinar promosso da Doc/it Associazione Documentaristi Italiani e CNA Cinema e Audiovisivo - all’interno di IDS Academy 2020 e in sinergia e collaborazione con il Torino Film Industry