In occasione della Settimana della Memoria, promossa dalle Biblioteche di Roma per il ventennale del Giorno della Memoria, la proiezione in anteprima in streaming di Baci rubati- Amori omosessuali nell’Italia fascista, il film documentario di Fabrizio Laurenti e Gabriella Romano, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, che sarà disponibile gratuitamente fino ad esaurimento dei posti sul canale di MyMovies dedicato all’iniziativa alla pagina: https://www.mymovies.it/ondemand/mymovieslive/movie/5372-baci-rubati.
Il programma generale delle iniziative della Settimana della Memoria è a cura di Biblioteche di Roma, Casa della Memoria e della Storia, ANED, ANEI, ANPC, ANPI, ANPPIA, Circolo Gianni Bosio, FIAP, IRSIFAR e Teatro Biblioteca Quarticciolo; in collaborazione con Teatro di Roma e Istituto Luce Cinecittà.
Già presentato con vivace attenzione dei media all’ultimo Bellaria Film Festival, e al Florence Queer Festival – dove ha ottenuto una Menzione speciale della giuria – Baci rubati racconta la condizione degli omosessuali durante il fascismo, usando principalmente la voce di chi ha vissuto in quegli anni. Il film offre un mosaico sfaccettato e complesso che mette in evidenza la persecuzione che i gay e le lesbiche italiani hanno subito, ma allo stesso tempo smonta gli stereotipi e ricostruisce la molteplicità delle loro esperienze, gli svaghi, le amicizie, gli affetti, gli amori e le consuetudini. Sull’argomento si sa ancora oggi molto poco poiché il silenzio che ha circondato l’omosessualità si è protratto ben oltre il Ventennio.
Pur sottolineando la persecuzione e le numerose restrizioni e sanzioni imposte dal regime agli omosessuali, l’intento è quello di riportare in luce per la prima volta alcune storie di chi, nonostante tutto, ha “resistito” ed è riuscito a vivere seguendo le proprie scelte.Il film interpella storici che si sono occupati di omosessualità durante il regime di Mussolini, ma predilige le voci dei protagonisti che raccontano le proprie vicende, sentimenti ed avventure. Tra il serio ed il faceto, il sentimentale e lo sfacciato, si alternano pagine di diari, lettere, poesie e ricordi di amori proibiti, osteggiati, censurati, ma esistiti, vissuti, cantati e ricordati con orgoglio. Attraverso le parole dei protagonisti, il film documenta alcuni aspetti della repressione dell’omosessualità come gli arresti, l’internamento in manicomio, le ammonizioni, le indagini dei commissari, le dichiarazioni dei prefetti, le violenze degli squadristi. Baci Rubati si avvale di materiali di repertorio molto preziosi provenienti da collezioni private, interviste radiofoniche risalenti all’inizio degli Anni Ottanta e brani di diari inediti, a cui fanno da controcanto le immagini ufficiali del regime, quelle dei cinegiornali Luce, che illustrano l’ideale fascista di virilità e femminilità.
Un montaggio serrato di immagini di repertorio illustra il culto della virilità del regime, il clima delle sue campagne di moralizzazione, la creazione dello stereotipo dell’uomo “effeminato” e della donna “mascolina” ed al contempo racconta il vissuto di omosessuali e lesbiche, testimoniato da fotografie e filmati provenienti da archivi privati. Attraverso questi materiali preziosi e inediti il film celebra il coraggio di chi ha affermato le proprie scelte di vita, nonostante l’azione repressiva della dittatura.
Dopo l’anteprima per la Settimana della Memoria, Baci rubati uscirà on demand su piattaforma dal 14 febbraio, giorno di San Valentino, una dedica speciale a tutti gli amori e alla loro libertà.
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