In vista del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, nel 2021, il regista Pupi Avati starebbe progettando un film sul sommo poeta, ispirato al “Trattatello in laude di Dante” scritto da Giovanni Boccaccio tra il 1351 e il 1366. L’idea è raccontata sul Fatto Quotidiano dallo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco che la definisce “un progetto semplice e spettacolare: la vita del creatore della Divina Commedia raccontata attraverso l’autore del Decameron che del primo non fu solo un devoto ammiratore, bensì un geniale ‘editor'”, lanciando anche un appello affinché il progetto di Avati possa essere sostenuto e realizzato.
Sostegno viene espresso, pur senza conoscerne i dettagli, dal professore Luca Serianni, tra i maggiori storici della lingua italiana, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”. “E’ una bella idea – commenta Serianni con l’AdnKronos – e quella di un film può essere un’efficace e interessante prospettiva per divulgare la biografia di Dante. Buona anche l’idea di ricorrere alla ‘vita’ di Giovanni Boccaccio, che fu il primo autore di una lettura dantesca”.
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute
Francis Ford Coppola presenta a Cinecittà il suo ultimo film: uscita in sala dal 16 ottobre. Il regista 85enne dichiara l’intenzione di “fare due film: uno semplice e piccolo e un altro ‘gigantico’. Il piccolo, molto sarà girato in Italia”
Il festival dedicherà un focus al regista francese, vincitore della scorsa edizione con il suo ultimo film, La Bête
Un fiume in piena il regista ospite al Museo del Cinema di Torino dove tiene un incontro e riceve un premio. Dalle sue origini alla passione per l'antichità, passando per il rapporto tra cinema e piattaforme, al tema della violenza, alla politica, e soprattutto il lavoro per la preservazione dei film con il World Cinema Project