Asia Argento nega: ‘E’ una fake news’

Tutti i passaggi della vicenda che vede l'attrice passare dal ruolo di accusatrice a quello di accusata


Punto sul caso Asia Argento. L’attrice, passata rapidamente da accusatrice ad accusata nel complesso caso delle molestie sessuali a Hollywood, dopo un giorno di silenzio ha smentito le accuse che la volevano aver sessualmente aggredito l’attore minorenne Jimmy Bennet nel 2013. Tramite una nota del suo legale, Argento definisce il tutto una ‘fake news’ – diffusa, ricordiamolo sempre, dal ‘New York Times’ – si dice ‘scioccata e ferita’ e parla di una persecuzione, confermando però che Bennett fu pagato per trovare un accordo sulla questione.

Fu lo star-chef Anthony Bourdain, compagno dell’attrice fino al suicidio in Francia lo scorso giugno, a spingere per compensare il giovane perché smettesse di infastidirla. 380 mila dollari sarebbe stata la cifra pagata a Bennett per rimettere nel cassetto la minaccia di denuncia. “Non è l’ammissione di niente, nessun tentativo di comprare il silenzio, semplicemente un’offerta per aiutare un’anima torturata che cerca disperatamente di spillarti denaro”, scrive Bourdain a Asia in un sms ottenuto dal sito TMZ, e lei resiste: “Non comprerò il suo silenzio per qualcosa che non è vero anche perché sono in bolletta”. Ma poi, sempre secondo TMZ, sembra contraddirsi in un altro sms: “Ero gelata, lui era sopra di me. Poi mi ha detto che sono stata la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni”. Lo chef, morto suicida lo scorso giugno, continua: “Puoi anche dirgli di andare a quel paese. In ogni caso, sono con te. Non compri nessun silenzio. Solo la libertà di non essere importunata. E aiuti un ‘povero scemo’ a ricostruirsi la vita”.

Nel frattempo, viene interpellato Dario Argento, padre della diretta interessata. Dice di non sentire la figlia da un po’, ma pensa a un complotto (fonte ANSA). E mentre il Times conferma all’Ansa l’attendibilità di quanto scritto “sulla base di documenti verificati e molteplici fonti”, lo sceriffo di Los Angeles apre un’inchiesta. La portavoce del Times ha tenuto a sottolineare che “la Argento, il suo avvocato e il suo agente sono stati ripetutamente contattati e hanno avuto quattro giorni per replicare alla storia uscita domenica scorsa”. L’ufficio dello sceriffo della contea di LA, sembra, era al corrente dell’incontro sessuale del 2013 di cui sarebbero stati protagonisti l’attrice italiana Asia Argento e l’ex attore bambino Jimmy Bennett, all’epoca al di sotto dell’età del consenso per lo stato della California. Lo ha reso noto in un comunicato il capitano Darren Harris. Harris ha detto che il suo ufficio non ha ancora “localizzato alcun rapporto di polizia relativo alla presunta attività criminale”, ma ha confermato che la polizia sta cercando entrare in contatto con Bennett e i suoi rappresentanti per documentare eventuali reati.

La versione di Asia coincide in molti punti con quella del giornale che aveva dettagliato le cattive acque economiche dell’ex attore bambino. “Quello che mi ha legata a Bennett per alcuni anni è stato un sentimento di amicizia, terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda Weinstein, lui (che versava in gravi difficoltà finanziarie e che aveva assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei genitori con richieste milionarie), mi rivolse a sorpresa una esorbitante richiesta. Sapeva che il mio compagno, Bourdain, era percepito come uomo ricco e che aveva la reputazione da proteggere in quanto amato dal pubblico”. I tempi coincidono. Secondo il Times, la richiesta economica di 3,5 milioni di dollari fu recapitata all’avvocato dello chef, Richard Hofstetter, a un mese da quando, lo scorso ottobre, Asia era uscita allo scoperto sul caso Weinstein. Bourdain aiutò Asia a “gestire” la vicenda, aveva scritto il Times, anche se poi a negoziare i dettagli fu un’altra legale, Carrie Goldberg, esperta di bullismo online. “Anthony insistette che la questione venisse gestita in privato – è ancora Asia che parla nella nota diffusa dal legale italiano Leonardo Proni – e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di andargli incontro. Anthony si impegnò personalmente ad aiutare Bennett a condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita”. L’accordo fu raggiunto in aprile. Tra i documenti del Times, c’è la lettera della Goldberg alla Argento che fissa lo scadenzario dei pagamenti per “aiutare” Bennett. Sempre la Goldberg scrive: “Speriamo che nulla del genere le capiti di nuovo. E’ una miserabile condizione di vita quella in cui vi trovate, in mezzo a individui schifosi che prendono di mira sia i vostri punti di forza che le vostre debolezze”.

In attesa degli sviluppi della vicenda c’è anche Sky Italia, che ha annunciato la volontà di escludere l’attrice dalla giuria della prossima edizione della trasmissione X Factor, al via il 6 settembre, qualora le notizie diffuse dal New York Times venissero confermate.

Attraverso il suo legale, Harvey Weinstein non ha aspettato molto a reagire: “Il livello di ipocrisia dimostrato da questo sviluppo è più che sbalorditivo”, ha detto l’avvocato dell’ex boss di Miramax, Ben Brafman. “Immagino che nessuna forza di polizia e nessun mezzo di informazione legittimo la prenderà più sul serio”, ha aggiunto. Weinstein nega ancora di aver aggredito Asia Argento. L’attrice italiana sostiene invece che il produttore l’ha stuprata al festival di Cannes nel 1997 quando aveva 21 anni.

Nel pomeriggio, Tmz ha pubblicato un selfie dei due sdraiati su quello che sembra un letto scrivendo che si tratta di uno di una serie di 4 scatti realizzati nel 2013 in una stanza di un hotel a Marina del Rey. Il sito riporta anche una serie di sms che attribuisce alla Argento in cui parlando con un amico l’attrice scriverebbe: “Ho fatto sesso con lui, è stato strano, non sapevo fosse minorenne finché non è arrivata la lettera di estorsione”. In un altro c’è scritto: “Il pubblico non sa niente, solo quello che ha scritto il New York Times”. E ancora “Quel ragazzino assatanato mi è saltato addosso”.

L’avvocato del giovane Bennet Gordon K. Sattro, ha espressamente detto che la smentita di Asia è falsa.

L’attore ha poi rotto il silenzio: non ha parlato prima dei suoi rapporti con Argento perché aveva paura e si vergognava. “Ero minore al tempo degli eventi”, dice in una dichiarazione al quotidiano americano, “un pregiudizio nella società” contro un uomo che si fosse trovato nella sua situazione lo ha indotto a tacere: “Non ero pronto ad affrontare le conseguenze se la mia storia fosse diventata pubblica”.

Confermando che il suo trauma “è tornato in superficie nel momento in cui lei è diventata una vittima”, raccontando lo stupro subito da Harvey Weinstein, Jimmy ha reso omaggio ai “molti uomini e donne di coraggio che hanno raccontato le loro esperienze”. “Inizialmente non ho parlato della mia storia preferendo gestirla in privato con la persona che mi aveva fatto un torto” ha detto Jimmy.

E sulla vicenda arriva l’intervento di Mira Sorvino, un’altra delle colonne del #MeToo a grande accusatrice di Weinstein. L’attrice si è espressa direttamente su Twitter: “Sono stata davvero male per le accuse contro Asia Argento. Il tempo farà chiarezza sulle cose e forse lei verrà scagionata. Ma se tutto questo fosse vero, non possiamo che ribadire che l’abuso sessuale sui minori è un crimine odioso, è contro tutto ciò che io e il movimento MeToo rappresentiamo”. Come già Rose McGowan, Sorvino sottolinea però che malgrado la vicenda che ha colpito Asia Argento, il movimento non si fermerà: “Io continuerò a combattere per tutte le vittime, per cambiare quella cultura che incoraggia l’abuso di potere nei rapporti sessuali”.

 

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22 Agosto 2018

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