Il film di apertura è la black comedy Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) di Alejandro G. Iñárritu, in Concorso, interpretato da Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton. Il film racconta la storia di un attore in declino alle prese con le difficoltà e gli imprevisti della messa in scena di uno spettacolo a Broadway che dovrebbe rilanciarne il successo.
Il film di chiusura è The Golden Era (Fuori Concorso) della regista cinese Ann Hui, che a Venezia 2011 portò A Simple Life, premiato con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Il film racconta la storia di Xiao Hong, un’artista romantica per eccellenza, una delle voci più importanti della letteratura cinese dell’inizio del XX secolo.
Gli altri film del Concorso sono: The Cut di Fatih Akin, A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson, 99 Homes di Ramin Bahrani, Tales di Rakhshan Bani-Etemad, La rançon de la gloire di Xavier Beauvois, Hungry Hearts di Saverio Costanzo, Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte, Pasolini di Abel Ferrara, Manglehorn di David Gordon Green, 3 coeurs di Benoît Jacquot, The Postman’s White Nights di Andrei Konchalovsky, Il giovane favoloso di Mario Martone, Sivas di Kaan Müjdeci, Anime nere di Francesco Munzi, Good Kill di Andrew Niccol, Loin des hommes di David Oelhoffen, il documentario The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, Fires on the Plain di Shinya Tsukamoto e Red Amnesia di Wang Xiaoshuai. In generale tra le produzioni e coproduzioni presenti alla Mostra, di cui 55 nuovi lungometraggi, i paesi più rappresentati sono Italia, Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Cina, Belgio. Luisa Ranieri madrina e il musicista Alexandre Desplat presidente di giuria, nomi illustri per la 71esima Mostra del cinema di Venezia che si aprirà il 27 agosto e si chiuderà il 6 settembre. Nella difficile scelta che decreterà il vincitore del Leone d’oro Desplat sarà accompagnato dall’attrice e regista cinese Joan Chen, dal regista tedesco Philip Groning, dall’attrice e regista Jessica Hausner, dalla scrittrice statunitense di origine indiana Jhumpa Lahiri, dalla costumista inglese Sandy Powell, dall’attore inglese Tim Roth, dal regista palestinese Elia Suleiman e infine dal nostro Carlo Verdone. Nella giuria di Orizzonti figurano invece, a fianco alla più importante regista di Hong Kong Ann Hui, l’attrice israeliana Moran Atias, l’attrice e regista svedese Pernilla August, lo sceneggiatore, regista e produttore David Chase, il regista del Ciad Mahamat-Saleh Haroun, il nostro Roberto Minervini regista e sceneggiatore molto attivo negli Stati Uniti, il critico cinematografico turco Alin Tasciyan. Per il premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” premieranno il vincitore Alice Rohrwacher, recentemente incoronata a Cannes per Le meraviglie, l’argentino Lisandro Alonso, regista e produttore, con i colleghi Ron Mann (Canada), Vivian Qu (Cina) e Razvan Radulescu (Romania).
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre