CANNES. Cineasti e personalità del mondo del cinema di tutta Europa si sono incontrati durante il Festival di Cannes per pubblicare un Manifesto che sottolinea l’importanza del voto nelle prossime elezioni europee. Il manifesto, avviato da French Film Directors’ Guild (SRF), Quinzaine des Réalisateurs, European Film Academy (EFA), Federazione dei registi europei (FERA) e Society of Audiovisual Authors (SAA) ha circa 500 firmatari. Tra cui Jacques Audiard, Julie Bertuccelli, Susanne Bier, Costa-Gavras, Luc e Jean-Pierre Dardenne, Julie Delpy, Ralph Fiennes, Stephen Frears, Valeria Golino, Miguel Gomes, Agnieszka Holland, Alan Parker, Pawel Pawlikowski, Céline Sciamma, Stellan Skarsgaard, Wim Wenders e gli italiani Daniele Luchetti, Monica Guerritore, Marco Tullio Giordana e Valeria Golino.
Ieri di fronte alla Malmaison, sede della Quinzaine, la regista francese Céline Sciamma e il cineasta croato Hrvoje Hribar hanno letto il testo del manifesto: “L’Europa non è perfetta, è vero. A volte l’accusiamo, a buon diritto, di non avere né anima né emozioni e di utilizzare una lingua che pochi di noi capiscono. Le rimproveriamo di non essere all’altezza delle crisi ecologiche, sociali e politiche che la affliggono al giorno d’oggi, di non essere all’altezza del dramma dei rifugiati. Eppure, nonostante le sue debolezze e le sue carenze, troviamo in lei anche umanità e bellezza. E ci sforziamo di descriverla ricorrendo a immagini delicate e utilizzando una lingua più facilmente comprensibile a tutti i popoli che la compongono.
Non dimentichiamo che l’Europa si è unita per la pace. Dai 6 membri iniziali, si è allargata fino ad abbracciare 28 paesi, che formano un’unione unica e fonte di ispirazione per tutta l’umanità. Questa Unione si è fondata sull’abolizione delle frontiere, la libera circolazione, lo scambio, la fratellanza e la solidarietà, valori oggi minacciati da ogni parte, anche al suo interno. Ma questa è anche l’Unione della cultura, vera e propria ambizione per un’Europa in cui innovazione e creazione sono da sempre le colonne portanti.
Un’Europa libera e democratica è anche un’Europa caratterizzata da libertà di pensiero e di espressione. È nostro dovere difenderla dall’assalto degli estremismi e dalla mentalità codina, che tornano a diffondersi come la peste. Questo fragile equilibrio, dobbiamo consolidarlo e migliorarlo, opponendoci a quanti intendono distruggerlo con fratture e rinunce, cercando di sottrarsi o di isolarsi.
Alla domanda: come costruire un’Europa desiderabile, un’Europa in grado di radunare, un’Europa aperta che offra uno spazio di libertà e di pace? Dobbiamo rispondere con l’impegno, guidando la lotta delle idee per evitare quella delle armi. Dal 23 al 26 maggio, in occasione delle elezioni europee, rechiamoci alle urne. È in gioco il nostro futuro comune, anzi il nostro stesso futuro”.
In un’intervista a ‘Nice-Matin’ il sindaco David Lisnard ha parlato del museo del cinema di cui si sta parlando in questi giorni, e che dopo il consiglio municipale, avrà il via libera per il lancio ufficiale. Con un altissimo livello di esigenze. “Sarà eccezionale oppure non si farà”, dice il sindaco. Il nome ufficiale è “Museo Internazionale del Cinema e del Festival di Cannes”
Aïda Belloulid, responsabile dell'ufficio stampa del Festival di Cannes, risponde ai presidenti di Sngci e Sncci in merito alla questione delle proiezioni stampa riservate a pochi prescelti: "Ci siamo limitati ad agevolare il lavoro dei media audivisivi per la messa in onda dei servizi estendendo a pochi altri quotidiani cartacei di caratura internazionale"
Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, e Franco Montini, presidente del SNCCI, hanno indirizzato una lettera a Aïda Belloulid, capo ufficio stampa del Festival, nella quale chiedono una soluzione per le prossime edizioni che consenta a tutti i membri della stampa di partecipare alle stesse proiezioni, com’è finora sempre accaduto
Il listino di True Colors ha conquistato i buyers al Festival di Cannes. L'horror girato in inglese In the Trap è stata una delle hit del mercato.Prevenduti anche i nuovi film di Ferzan Ozpetek e Mario Martone