APGI e Italian Film Commissions, accordo su giardini e parchi set ideale

I giardini italiani in the spotlight! si rivolge a tutto il settore dell'audiovisivo. Su www.apgi.it un’apposita sezione dove trovare informazioni sui giardini disponibili ad accogliere le produzioni


CANNES. All’Italian Pavilion è stato presentato da Carolina Botti, consigliere di APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia, e Stefania Ippoliti, presidente Italian Film Commissions, l’accordo tra le due associazioni per attrarre investimenti che coinvolgano il settore dei giardini e dei parchi valorizzando questo patrimonio ambientale e culturale italiano.
L’offerta di APGI intende rivolgersi a tutto il settore dell’audiovisivo: cinema, fiction, advertising, shooting, spot, clip, tutorial, factual, trasmissioni TV dedicate e servizi/approfondimenti per i TG e industria dei documentari.

‘I giardini italiani in the spotlight!’ rappresenta uno strumento di promozione per creare un circuito economico virtuoso sui territori (maggiore afflusso di visitatori, servizi, nuova occupazione e professionalità) e favorire la conoscenza dei giardini italiani a livello internazionale. All’interno del sito www.apgi.it è stata creata un’apposita sezione dove poter trovare informazioni sui giardini disponibili ad accogliere le produzioni.
Promossa da Arcus S.p.A., Società pubblica per lo Sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, la costituzione di APGI è avvenuta con il coinvolgimento di alcune tra le organizzazioni italiane più attive nella tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali, tra cui: FAI-Fondo Ambiente Italiano, Touring Club Italiano, Associazione Dimore Storiche Italiane.

“Poco dopo la nascita dell’associazione – afferma Carolina Botti consigliere di APGI – abbiamo sottoscritto un accordo con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) per l’attivazione di progetti destinati ad incrementare la valorizzazione dei parchi e giardini storici; oggi diamo vita a un’esperienza unica, la prima in Italia e non solo, che mette in relazione il cinema e il settore dei giardini come opportunità di promozione dei siti e di crescita economica”.

  

Cannes 2015

Cannes 2015

Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"

Cannes 2015

Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

Cannes 2015

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

Cannes 2015

I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


Ultimi aggiornamenti