“Discontinuità, varietà, qualità: queste saranno le nostre parole d’ordine. Per otto giorni celebreremo il cinema in tutte le sue espressioni: film, animazione, serie tv, nuovi linguaggi che possono includere anche la videoarte, incontri a raffica”. Il neo direttore Antonio Monda, anticipa al ‘Messaggero’ e al ‘Corriere della Sera’ la nuova identità della Festa del cinema di Roma, in programma dal 16 al 23 ottobre 2015, ma che prevede anche incontri e attività tutto l’anno distribuiti nella città, non solo all’Auditorium, con un budget di quasi 9 milioni.
La Festa del cinema vedrà una riduzione del 30 per cento dei film, all’incirca 80 titoli e sarà attenta anche ai nuovi linguaggi, in particolare alle opere tra cinema e arte. Non ci saranno né concorso, né giuria internazionale, ma una sezione principale con le migliori proposte, incluse due o tre nuove serie televisive (ma il Festival della fiction resta), oltre a uno o due eventi quotidiani. Uno solo il premio e assegnato dal pubblico, e non sono previste cerimonia finale e madrina. Il cinema italiano non avrà uno spazio dedicato, ma potrebbe esserci una retrospettiva di film classici.
Inoltre la presidente Piera Detassis ha annunciato il progetto Young to Young, “una selezione di film europei scelti dai giovani”.
Mercoledì 18 novembre alla Casa del Cinema Giancarlo De Cataldo e Mario Sesti, insieme a Giorgio Gosetti, analizzeranno alcune scene del maestro del brivido. A introdurre l'incontro l'attore Pino Calabrese
Viaggio tra i progetti italiani presentati al mercato di coproduzione all’interno del MIA. Da La dea delle acque calme di Elisa Amoruso all'opera prima di Fulvio Risuleo, Guarda in alto, dal nuovo film di Costanza Quatriglio Sembra mio figlio al 'western' in salsa sicula firmato da Giovanni La Pàrola, Il mio corpo vi seppellirà, a Palato assoluto di Francesco Falaschi. Ecco cosa ha catturato l’attenzione degli operatori internazionali venuti a Roma a caccia di storie
Il film dell'indiano Pan Palin, buddy movie al femminile, è un ritratto fresco e spigliato delle donne dell'India di oggi, gli spettatori della Festa del cinema di Roma hanno votato online tramite un sistema elettronico
“Ho scoperto Verdone a casa, con i suoi personaggi visti e rivisti in tv, era diventato uno di famiglia. Sul set è un regista molto serio, scientifico, sa bene cosa vuole, anche se un terzo del film è improvvisato”, dice di lui l'attrice Paola Cortellesi protagonista alla Festa del cinema con l'attore e regista romano degli Incontri ravvicinati. Lui l’ha scoperta al cinema e in tv come attrice comica, brillante e anche drammatica: “è dirompente, abbiamo la stessa ironia e c’è una grande sintonia tra noi”. Presto li vedremo nei rispettivi film Gli ultimi saranno ultimi e L'abbiamo fatta grossa