AGIS, ANICA, FAPAV e UNIVIDEO esprimono grande apprezzamento per i risultati dell’operazione “Italian Black Out”. Iniziata nel mese di agosto 2012, ha rivelato una complessa organizzazione dedita alla condivisione illecita di contenuti audiovisivi, musicali e multimediali, smantellando un imponente giro d’affari che vedeva coinvolti 25 soggetti in tutta Italia. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari, in stretta collaborazione con il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma, ha individuato i principali uploader del più importante cyberlocker italiano, “DDLStorage”. I cyberlocker sono servizi di archiviazione su server remoto che consentono agli utenti di caricare file, che possono poi essere condivisi in modalità streaming o download, gratuitamente o tramite acquisto di account “premium” che garantiscono migliori prestazioni e che costituiscono una tra le principali fonti di guadagno per i gestori di questi servizi. Oggi i cyberlocker sono sempre più frequentemente utilizzati per la condivisione non autorizzata di contenuti audiovisivi. La loro connessione con i siti pirata rivela come la filiera di distribuzione del contenuto illecito sia particolarmente strutturata e gestita da soggetti altamente preparati e con una suddivisione dei ruoli così precisa da evidenziare nuovamente come dietro la pirateria si celi un vero e proprio business criminale. Il motivo del sempre più ampio utilizzo dei cyberlocker è assai noto: gli uploader sfruttano infatti le possibilità di guadagno offerte da questa tipologia di servizi. Non va dimenticato che, a fronte di questi proventi illeciti, si creano ingenti danni al comparto audiovisivo, stimabili in oltre 500 milioni di euro ogni anno, senza contare l’evasione fiscale, la perdita per l’erario e in termini occupazionali. L’operazione ha richiesto un lungo periodo di indagini, testimoniando un grande impegno ed interesse da parte della Guardia di Finanza e dei Nuclei Speciali a dimostrazione di una costante attenzione alle tematiche del diritto d’autore e dei risvolti economici connessi alle attività illecite.
FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) annuncia l’ingresso ufficiale come nuovo associato di MainStreaming
Nei primi 6 mesi del 2024 si stimano oltre 56 milioni di atti di visione illegali dei film in programmazione nelle sale cinematografiche contro i 42 milioni di ingressi nelle sale
Federico Bagnoli Rossi: “Non bisogna abbassare la guardia, il fenomeno colpisce tutte le industrie culturali e incide sullo sviluppo dell'economia del nostro Paese”
I dati dall’indagine Ipsos per Fapav, riferita all’anno 2023. I pareri del presidente Federico Bagnoli Rossi, di Rutelli (Anica), Alberto Barachini (sottosegretario con delega all'informazione e all'editoria), Capitanio (Agcom) e De Siervo (Lega Serie A)