NAPOLI – È Laura Delli Colli, presidente del SNGCI che, a chiusura dei Nastri d’Argento – Grandi Serie, introduce “L’animazione in Campania tra creatività e industria”, un incontro per permettere di conoscere uno specifico impegno della Film Commission Regione Campania: “uno spin off dedicato all’animazione che apre una frontiera, con novità a cui guardare”.
Per Titta Fiore, presidente della Film Commission Regione Campania: “l’animazione che si fa a Napoli è una produzione strategica, con Enzo D’Alò e Alessandro Rak punte di diamante”
Maurizio Gemma, direttore della FCRC, introducendo Carlo Stella di Mad Entertainment, precisa che “l’incontro è per mettere in contatto il comparto locale con l’interesse nazionale: questo fermento produttivo dipende da un grande lavoro messo in campo per rendere accogliente, da un punto di vista industriale, il nostro territorio. Però vogliamo fare di più: la scena non è debole nell’animazione, segmento interessante in cui si incontrano competenze creative ma anche informatiche, tecniche, e professionalità, che sono presenti e che noi vorremmo provare a mettere a regime. Vorremmo far confluire il progetto nel Distretto campano dell’audiovisivo, anche nella formazione. In questi anni abbiamo sfruttato le opportunità europee, ma vorremmo far convogliare questo comparto in un polo distrettuale consacrato all’Animazione”.
È il momento della serie pre-scolare Food Wizards, nata dall’incontro tra Zocotoco (Luisa Ranieri e Luca Zingaretti) e Mad: una serialità sul “mangiare bene”.
“Come Mad abbiamo sempre lavorato sul lungometraggio, mai sulla serialità, e questa è tutta napoletana: una sfida, 26 episodi da 11 minuti. Il poter lavorare alla seconda stagione, altrettante puntate, ci rende orgogliosi: è una serie 100% italiana che, con le 52 puntate complessive, può sfidare il mercato internazionale“, precisa Stella.
Zingaretti ammette che la moglie “Luisa è la vera anima di questa produzione, con la dottoressa Sara Farnetti, che ci ha fornito il know how scientifico della serie. Le riconosco l’idea geniale di fare una serie per bambini su un’emergenza, quella alimentare. Con Mad abbiamo scoperto un orgoglio, come quello di poter produrre totalmente a Napoli, da dove negli ultimi 30 anni arrivano le proposte artistiche più interessanti in assoluto. L’animazione, anche per adulti, è un grande mezzo ma poco sfruttato in Italia: con Mad abbiamo fantasticato anche su tanti altri progetti”.
Luisa Ranieri racconta che “nella seconda stagione di Food Wizards vogliamo avviare tematiche come la celiachia ma anche ritornare su certi concetti didattico/pedagogici, affinché siano assimilati, come ribadendo la riduzione dell’uso dello zucchero, che spesso passa per essere energetico: così è per la frutta, per esempio, però è davvero dappertutto e causa malattie metaboliche e diabete; è un progetto anche per istruire soprattutto i genitori attraverso il gioco. È stato un vero successo per noi e per Rai Kids“.
Un altro maestro dell’animazione, che connette il suo talento a Napoli e a Mad, è Alessandro Rak, in lavorazione su Il piccolo principe di Shangri-là: “è davvero strano che in Italia non si consideri l’opportunità dell’animazione, seppur da tempo già esistano scuole di formazione, che si sono poi sofisticate; c’è una massa di talenti che se convogliata diventerebbe risorsa economica del Paese, altrimenti si perde occupazione e potenza creativa. Bisogna trasformarla in una normalità, mentre per ora continua a essere uno sforzo immane”. Rispetto allo specifico del film, Rak racconta che “è l’idea di un piccolo principe, tenendo in considerazione che Luciano Stella ha una personale fascinazione per le filosofie dell’antico Tibet. Mi tocca la spiritualità e Shangri-là è una terra dello spirito: in questo momento viviamo un down grade perché facciamo un uso sconsiderato delle tecnologie e l’attacco alla spiritualità ha motivato questo film. Quel Tibet è una bolla temporale in cui sono state coltivate le arti delle spirito, con un’idea del tempo molto più ampia, una fascinazione per un lavoro più accorto sull’anima e sullo spirito, centrale per questa storia, in contraddizione totale con l’alienazione dei nostri ritmi e delle tecnologie”. Il film è in fase di sviluppo e l’incontro napoletano regala la visione dell’anteprima del suggestivo e ricercato mood trailer, che restituisce il senso della storia.
Infine, Carlo Stella conferma un altro progetto in atto, “con Lucky Red: abbiamo in produzione il film Sono ancora vivo, dalla graphic novel di Roberto Saviano, che sarà regista”, con distribuzione prevista per il 2025-26.
Parola, poi, a Enzo D’Alò, al lavoro su parecchi progetti, tra cui quello su Fiammetta, di cui è scritta la sceneggiatura e adesso comincia la fase di ricerca del budget attraverso le co-produzioni. “Con Fiammetta si parla di Boccaccio a Napoli, una città che l’ha formato: si racconta la sua crescita di bambino nel capoluogo partenopeo, dove arriva col papà banchiere, finché poi Fiammetta… … … . C’è un grande lavoro di ricerca visiva, sulla Napoli medievale. Sembra sia molto appetibile all’estero, per cui speriamo si concludano davvero gli accordi per cominciare la produzione. Io spezzo una lancia a favore di Paolo Del Brocco di Rai Cinema, che mi ripete sempre vorrebbe produrre cinema d’animazione, ma non appartiene alla mission del suo ramo aziendale” ed è qui che D’Alò fa un appello: “caro Ministro Sangiuliano , proviamo a darci da fare per coprire questo vuoto legislativo”.
Ancora, un’utopia – concetto che a Enzo D’Alò piace, ovvero quello di “costruire a Napoli una grande città del cinema d’animazione, in cui tanti studi collaborino, seguendo codici europei e strumenti comuni, per poter lavorare in una co-produzione internazionale, senza cui altrimenti si è smarriti: le scuole sono importanti per scoprire talenti e costruire equipe. L’animazione permette di esprimere grandi riflessioni, molto più difficili con il live action, potendo contare su film eterni, e capaci di esseri venduti all’estero“.
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