Animazione, Bozzetto: “Ho sempre lavorato d’istinto. Presto il ritorno del Signor Rossi”

Ospite della convention "Viaggio nel mondo dell'animazione: autori, industria e prospettive", il regista 86enne ha ripercorso la propria carriera, confermando di essere ancora al lavoro


“Non ho mai pensato seriamente di fare questo lavoro, proprio mai. Era un hobby, un divertimento. Lavoravo a istinto, e credo di averlo fatto per tutta la vita. La nostra regola era: ‘Se piace a noi, piace al pubblico’”. Così Bruno Bozzetto, maestro dell’animazione italiana ospite speciale della convention della Festa del Cinema di Roma dal titolo ‘Viaggio nel mondo dell’animazione: autori, industria e prospettive’. Tra i partecipanti, che hanno anticipato le parole di Bozzetto in due panel dedicati alla gestione dei diritti e ai trend produttivi e artistici in Italia, anche Valentina Mazzola, presidente di ASIFA; Maria Carolina Terzi, presidente di Cartoon Italia; Luca Milano, direttore di Rai Kids; Andrea Marzulli, direttore audiovisivo di SIAE; e Licia Del Greco, Chief Operations Officer Audiovisual di SIAE.

Parlando dei rischi affrontati durante la produzione dei suoi primi lungometraggi, Bozzetto ha ricordato: “Abbiamo rischiato tanto. Ricordo che il primo lungometraggio significava praticamente perdere tre quarti dei clienti pubblicitari che avevamo, per dedicarci a una cosa che non sapevamo dove ci avrebbe condotti”. Nonostante le incertezze, la passione ha guidato ogni scelta: “Era un’avventura in cui credevamo, con una grande passione in quello che facevamo. Tutti i miei collaboratori lavoravano con passione e desiderio di fare qualcosa di nuovo”.

L’umorismo è sempre stato uno degli elementi distintivi dell’opera di Bozzetto. “Walt Disney è stato una figura di riferimento all’inizio, soprattutto per l’umorismo che mi ha inculcato attraverso i fumetti”, ha spiegato. Per lui, l’umorismo è fondamentale nella vita e nell’arte: “Mi piace parlare di noi, della nostra vita, dell’uomo con umorismo, per stimolare la gente a riflettere su ciò che facciamo. Posso parlare di cose tragiche, ma se uso l’umorismo, tutto cambia”. Fondamentali anche Fellini, Kubrick Tati, “i miei registi del cuore”.

“Negli anni ’60 non c’era la possibilità di mostrare cortometraggi in Italia, quindi li portavo all’estero. Mi interessavano temi come l’ecologia, anche quando la parola ‘ecologia’ non era ancora nata”, ha ricordato. Crede fermamente che l’animazione possa parlare di tutto: “Abbiamo questa possibilità, va sfruttata. Possiamo affrontare tutti gli argomenti: psicologia, sogni, spazio, interno del corpo umano”.

Uno dei personaggi più celebri creati da Bozzetto è il Signor Rossi, simbolo dell’uomo comune. “È la caricatura di un direttore di un festival che aveva rifiutato un mio film. Non l’ho fatto con cattiveria, è stato inconscio”, ha rivelato con un sorriso. Il Signor Rossi rappresenta le sfide quotidiane che tutti affrontiamo: “Mi interessa vedere l’uomo comune alle prese con la tecnologia che avanza sempre più veloce e che non riusciamo più a controllare”.

Guardando al futuro, Bozzetto ha svelato alcuni progetti in cantiere: “Stiamo completando un film di cinque minuti con il Signor Rossi. Rappresenta l’uomo comune alle prese con il mondo moderno”. Non ha mai pensato a un’età specifica per il suo pubblico: “Voglio fare un film umoristico che sproni la gente a riflettere o a divertirsi. Mi piacerebbe fare una serie di film con argomenti diversi; ci sono tanti temi da affrontare”.

Il dibattito sullo stato dell’arte dell’animazione si era aperto con le parole di Valentina Mazzola, presidente ASIFA. “L’animazione non è la cenerentola del cinema, ma a pieno titolo arte del cinema”, ha affermato con convinzione. Ha poi evidenziato la potenza espressiva dell’animazione: “L’animazione è autonoma, può esprimere qualsiasi tipo di pensiero, di filosofia, può andare nell’incredibilmente piccolo, nell’incredibilmente grande, può esprimere un sentimento, può veramente avere la libertà di fare qualsiasi cosa”. Parlando delle mete raggiunte, Mazzola ha sottolineato i progressi nella formazione, che deve però ancora crescere. “Significativo il fatto di non avere ancora una scuola di formazione pubblica per l’animazione”.

Maria Carolina Terzi ha invece richiamato l’attenzione sul potenziale dell’animazione sia in termini economici che culturali. “L’animazione ha salvato Hollywood… grandi film di animazione hanno sempre fatto tintinnare le casse del box office”, ha ricordato, citando esempi come Disney e Pixar. Terzi ha espresso la necessità di investire nel settore e di avere supporto istituzionale: “Avere uno Stato che ti stia accanto nel legiferare è importante. Avere degli strumenti come il tax credit fa la differenza”, ha dichiarato sottolineando l’importanza di coinvolgere grandi partner per sostenere progetti ambiziosi.

Luca Milano, direttore Rai Kids, ha infatti evidenziato il ruolo fondamentale di Rai nel sostenere e promuovere l’animazione italiana. “Il nostro compito è  dare un ventaglio di linguaggi diversi a una platea di bambini e ragazzi che devono ancora formare il proprio gusto”, ha dichiarato. Inoltre, Milano ha sottolineato l’importanza della varietà nell’offerta: “Pluralità oltre a essere pluralità di autori, di produzioni sparpagliate in tutte le regioni d’Italia, è anche una pluralità di linguaggi affinché i più giovani possano scoprire cose che non si aspettano”

Riflettendo sulle mete raggiunte, Milano ha affermato: “L’animazione italiana esiste come industria, come realtà creativa a livello internazionale in modo stabile e consolidato”. Ha anche evidenziato la necessità di puntare su opere che abbiano la capacità di valicare i confini nazionali e ottenere cofinanziamenti internazionali.

Fondamentale per il tema dell’animazione anche la questione cruciale dei diritti d’autore, su cui si è espresso Andrea Marzulli, direttore audiovisivo di SIAE. “Gli autori non hanno mai avuto così tanti diritti come oggi… si tratta di tradurre dalla carta alla sostanza.” Ha spiegato come l’equo-compenso svolga un ruolo fondamentale nella remunerazione degli autori. Marzulli ha evidenziato l’importanza di strumenti come la direttiva copyright, che prevede una remunerazione proporzionata al successo dell’opera e offre agli autori strumenti per monitorare e adeguare i propri compensi.

Nonostante il successo, anche internazionale, delle molte produzioni televisive italiane in animazione, è al cinema che mancano da anni lungometraggi capaci di colpire lo spettatore. “Per cambiare la mentalità culturale italiana verso l’animazione – ha dichiarato Maria Carolina Terzi –  bisogna che la gente vada in sala e ami un film italiano di animazione”. I tempi sembrano maturi.

autore
25 Ottobre 2024

Roma 2024

play
Roma 2024

Dal red carpet di ‘Vita da Carlo 3’

Intervista a Carlo Verdone e Stefania Rocca, sul tappeto rosso di chiusura di RomaFF19

play
Roma 2024

‘Vita da Carlo 3’. Musica, comicità e intrattenimento con grandi temi

Nella nuova stagione Verdone si prepara ad essere direttore artistico del Festival di Sanremo

Roma 2024

Johnny Depp al pubblico di Roma: “Senza di voi non sarei qui”

L'attore hollywoodiano ha ricevuto il Premio alla Carriera della Festa del Cinema di Roma 2024, prima dell'anteprima di Modì - Tre giorni sulle ali della follia, suo nuovo film da regista

play
Roma 2024

Dal red carpet di ‘Modi – Tre Giorni sulle Ali della Follia’

Sul red carpet della Festa del Cinema di Roma è arrivato Johnny Depp


Ultimi aggiornamenti