Animali da palco nel circo del festival

CANNES – Dreamworks a Cannes: ormai è un appuntamento fisso. Quest’anno a far la parte del Leone – e non lo diciamo a caso – è Madagascar 3: ricercati in Europa, threequel in 3D di un franchise già osannato in tutto il mondo. In Italia arriverà a fine agosto.

Torna, appunto, il leone Alex ,con i suoi zoomorfi amici Marty, Gloria, Julien e Maurice, in aggiunta ai pinguini che nel frattempo sono diventate le star di un popolare spin-off televisivo. Stufi dell’Africa, i nostri animali preferiti vogliono tornarsene a casa, nello zoo di Central Park a New York. Il che diventa il pretesto per una serie di avventure in stereoscopia che li portano in giro per il mondo, mimetizzandosi tra gli animali di un circo, da Monte Carlo alle rovine del Colosseo, ottimamente ricostruite in digitale.

Ancora una storia di amicizia, dove c’è spazio anche per l’amore. Anzi, come dichiara Jada Pinkett Smith, che presta la voce all’ippopotamo Gloria: “Tutto si basa sull’amore, it’ all about love”. C’è intesa tra il simpatico Alex (ancora una volta interpretato da Ben Stiller) e la giaguaretta Gia (la new entry Jessica Chastain), ma anche tra il lemure Julien e la goffa orsacchiottona Sofia. “Anche tra specie diverse ci può e ci deve essere amore – dichiara uno dei registi Conrad Vernon – uno dei claim originali, rivolto da Julien alla sua orsa, era: ‘non importa come puzzavo io prima e come puzzavi tu prima, l’importante è che ora puzziamo insieme'”. “L’amore e l’amicizia – fa eco l’altro regista Eric Darnell – sono i motori che spingono gli animali a vivere, a esplorare il mondo”.

Sulla Croisette c’è anche l’altra new entry Martin Short, interprete nel film di una buffa foca dall’accento italiano, mentre manca all’appello Frances McDormand, che presta la voce e la mimica a una accalappia-animali francese più tosta di Terminator: “Volevamo un cattivo davvero forte – racconta il terzo regista Tom McGrath – e Frances è stata davvero straordinaria. Nel film si produce anche in una canzone, ‘Non, rien de rien’, e quella che abbiamo tenuto nel film era la sua prima prova”. Presenti anche Chris Rock e David Schwimmer, ovvero Marty la zebra e Melman la giraffa.

“Non abbiamo usato consulenti per le scene di circo – spiegano ancora i registi – è stata tutta fantasia, però abbiamo letto molti libri e visto più spettacoli possibile. Il ‘Cirque du soleil’ ha rinnovato il circo eliminando gli animali. Noi abbiamo dato la nostra versione, eliminando gli umani”.

Gran parte della sfida, per gli attori, è stata naturalmente costituita dal dover lavorare senza immagini. “Non eravamo molto spesso nella stessa stanza – concordano Ben Stiller e David Schwimmer – per questo abbiamo dato agli autori più versioni tra cui poter scegliere. E’ come tornare bambini e usare l’immaginazione”. “A oggi – commenta Short – non sapremmo dire in quali parti abbiamo improvvisato e in quali no, ma la sceneggiatura, come punto di partenza, era eccellente. Il bello dell’animazione è che non c’è limite, puoi improvvisare, e diventare chiunque”. “Li abbiamo lasciati liberi di sperimentare – concludono i registi – e di trovare i loro personaggi, questo è ciò che cercavamo. Se non avessimo permesso loro di provare, la qualità del film ne sarebbe uscita compromessa”.