Angela Baraldi, detective rock


A. BaraldiCon quella voce roca e l’aria da dura ma venata di tenerezza, Angela Baraldi era veramente l’interprete ideale per Quo vadis, baby?

Bolognese anche lei (è nata a Borgo Panigale sotto il segno dei Gemelli), è addirittura amica di Grazia Verasani, la scrittrice che ha inaugurato la collana Colorado Noir proprio con la storia di Giorgia Cantini, una private eye scontrosa e solitaria, ex cantante dal passato familiare sbilenco, una tipa refrattaria all’amore. “Da anni Gabriele Salvatores voleva lavorare con me – racconta Angela, che sta portando in giro per il mondo il film con un vero accanimento piuttosto raro negli attori italiani – così quando è capitata questa occasione ci è sembrato il momento giusto, quello magico”. Angela e Gabriele si conoscono da tanto, da quando lei era solo o soprattutto una rocker (ma ha frequentato corsi di teatro e alle spalle ha già un film, Come due coccodrilli di Campiotti). “Ora non canto da un paio d’anni, ho rotto il contratto con la Wea per incompatibilità di carattere quando mi hanno costretto a riscrivere il mio disco: non sembrava abbastanza commerciale. Ma la verità è che ormai il mercato discografico è diventato una giungla, c’è una competizione pazzesca e in Italia sono pochissimi quelli che riescono a fare grandi numeri, Vasco o Ligabue. Mentre la gente sempre più scarica i brani da internet”.

E’ una specie di crisi dei quarant’anni che la spinge a reinventarsi come l’attrice a tutto tondo, recitando in film dalle atmosfere jazz, anche se per ora proposte non le sono arrivate nonostante un premio importante vinto al Festival diretto da Moritz De Hadeln a Montreal, dove le hanno assegnato l’Iris d’argento come miglior attrice. Per ringraziare Angela, emozionatissima, ha cantato “Reginella” davanti alla platea canadese (che da aprile 2006 vedrà il film nelle sale).

 

Mentre a Los Angeles è stata tra le protagoniste assolute di Cinema Italian Style: il pubblico americano si è appassionato alla sua detective story e le ha fatto tante domande sul personaggio, sulle musiche (missate a New York, nello studio di Philip Glass con l’aggiunta di una versione rivisitata con la sua voce intensa delle “Emozioni di settembre” della PFM). Tra le tante cose raccontate, ha annunciato che Quo vadis, baby? diventerà una serie televisiva prodotta da Maurizio Totti: Salvatores dirigerà l’episodio pilota e farà la supervisione. “Ora però Gabriele è impegnato nei sopralluoghi per il nuovo film, una storia misteriosa di uomini sul mare, schiavi che lavorano su carrette semisfondate al largo dell’India. Una storia originale, per una volta non tratta da un romanzo, ma ispirata a una serie di foto sconvolgenti di Sebastiao Salgado“. Vive in uno strano momento di sospensione, Angela Baraldi, che ama Lynch (Mullholland Drive è un suo mito personale) e le storie che non vogliono spiegare troppo e che per la detective Giorgia Cantini si è ispirata (inutile dirlo) a modelli maschili, primo fra tutti Humphrey Bogart. “Com’è Giorgia? Un frutto con la scorza molto dura e il cuore molto tenero”. Come lei.

autore
13 Ottobre 2005

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