I Golden Globes allentano le regole per i film stranieri. Produzioni girate fuori dagli Stati Uniti in una lingua che non sia l’inglese saranno candidabili ai prossimi premi anche se non usciti in una sala cinematografica del paese di origine come previsto dallo statuto dei premi, ha annunciato la Hollywood Foreign Press che ogni anno li assegna in gennaio. Le nuove norme sulla candidabilità sono temporanee e legate all’andamento della pandemia, ha stabilito l’associazione dei giornalisti di testate straniere con base a Los Angeles. I film in lingua straniera non dovranno più essere esclusivamente distribuiti nel loro paese di origine durante i 15 mesi dal primo ottobre al 31 dicembre dell’anno precedente ai premi, come finora previsto dallo statuto. Saranno ammissibili anche le pellicole che “avevano già in calendario di uscire tra il 15 marzo e una data determinata dalla Hollywood Foreign Press quando le sale in quel paese saranno riaperte e che sono uscite in qualsiasi paese e in qualsiasi formato”.
Luce verde dunque alla distribuzione sulla tv sia pay-per-view che via cavo, sui servizi in streaming a pagamento e sui network. L’organizzazione ha revocato temporaneamente anche la norma in base alla quale i suoi membri, che assegnano ogni anno i premi considerati i precursori degli Oscar, debbano poter vedere di persona i film internazionali in un cinema o una ‘screening room’ nell’area di Los Angeles. Quest’anno basterà che i distributori contattino l’associazione e forniscano un link o un dvd per la visione da casa “fino a quando le sale di Los Angeles non abbiano generalmente riaperto”.
I nuovi requisiti fanno seguito a una decisione simile presa il 26 marzo dalla Hollywood Foreign Press per i film in inglese candidabili ai Globes e a quella, seguita a ruota a fine aprile, dell’Academy of Motion Pictures Arts and Science per le nomination agli Oscar. La prossima edizione della “notte delle stelle” vedrà in corsa anche film usciti direttamente su internet, senza essere mai passati per le sale a patto di avere una data di distribuzione già in calendario.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio