L’Associazione Nazionale Autori Cinematografici a seguito delle repentine dimissioni del regista Pupi Avati dalla commissione per i contributi selettivi esprime la sua profonda preoccupazione per questa decisione che priva dell’unico regista cinematografico la neo-costituita commissione di esperti. “Le riserve espresse da alcuni circa l’età, la fede religiosa e le opinioni politiche di Pupi Avati, oltre a essere antidemocratiche e pretestuose, ci paiono inopportune. Anche perché a quanto ci risulta erano stati consultati anche altri professionisti dai profili antitetici che si erano però sottratti all’improbo incarico. Come abbiamo già espresso nel nostro precedente comunicato, la nuova Legge Cinema attribuisce a soli cinque esperti il compito di analizzare e valutare centinaia di soggetti, sceneggiature e altrettanti preventivi, piani finanziari di corti e lungometraggi per il cinema nonché di serie tv e web, videogiochi, ma anche di progetti relativi alla distribuzione e all’esercizio, il che oltretutto dovrà essere svolto gratuitamente. Il fatto che Pupi Avati si sia messo a disposizione del cinema italiano dopo il lungo periodo di fermo dovuto all’elaborazione della nuova legge e abbia accettato l’incarico per l’assegnazione dei contributi selettivi destinati a quella parte del settore più aperta all’innovazione, deve essere oggetto di apprezzamento e va incoraggiato. Ribadendo quindi la necessità di prevedere subito emendamenti alla legge, l’Anac esprime il suo sostegno a Pupi Avati e lo invita a ritornare sulla sua decisione ritirando le dimissioni”.
Scade il 29 dicembre il bando per presentare domanda per il ristoro degli operatori della sartoria, modisteria, parruccheria, produzione calzaturiera, attrezzeria e buffetteria che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da forniture per lo spettacolo
Studiosi di cinema, scrittrici, registi e attori scrivono al ministro Dario Franceschini per denunciare le incongruenze relative al mancato sostegno all’Efebo d'oro
Dario Franceschini è intervenuto al consiglio informale dei Ministri della cultura europei, svoltosi in videoconferenza sotto la presidenza del Ministro federale della cultura della Repubblica Federale Tedesca, Monika Grütters
"I lavoratori che hanno fatto domanda per le indennità speciali sono circa 80mila. Ci si è potuti rendere conto della dimensione effettiva del fenomeno. La nuova legge per lo spettacolo proverà a rendere stabili maggiori tutele". Lo ha affermato il ministro Dario Franceschini in occasione dell'apertura del tavolo permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo