Ambra: “Per Dario Argento farei anche la salma”


TORINO – Madrina ma senza prendersi troppo sul serio. “Darò una mano a Gianni Amelio nella premiazione, tutto qui. Purtroppo non ne so molto del festival, perché fino a ieri sera tardi ero sul set”. Il set è quello del film di Alessio Maria Federici (già autore di Lezioni di cioccolato 2), una commedia romantica che vede Ambra Angiolini in coppia con Enrico Brignano. Titolo provvisorio Per sfortuna che ci sei, remake di un piccolo film belga di Nicolas Cuche che raccontava la relazione tra una ragazza e un consulente matrimoniale che porta sfiga alle sue fidanzate. “La commedia sentimentale è un genere poco battuto, dal gusto diverso, e anche più difficile da fare”, dice l’attrice. In questi giorni nelle sale con Ci vediamo a casa. “Un piccolo film ma molto ben fatto che è uscito in 20 copie appena, in tanti mi chiamano per sapere dove possono vederlo, ma io non so che dire. Forse dovrei cominciare a organizzare delle proiezioni a casa mia, cucino bene e offrirei anche la cena agli ospiti”.

 

È seccante per l’ex ragazza di ‘Non è la Rai’, l’affollamento di opere nazionali che si pestano i piedi l’un l’altra: “Le uscite folli di questo week end, con ben sei film italiani di cui due con un titolo simile crea una gran confusione nelle persone. E poi le multisale continuano ad essere occupate dai vari Twilight, è sempre più difficile trovare spazio”. Lo spazio lo troverà di sicuro la sua commedia di Natale, il 3 gennaio in sala con 01, Mai Stati Uniti, firmata dai Vanzina, dove Ambra è una segretaria in una storia corale interpretata con Vincenzo Salemme, Ricky Memphis, Anna Foglietta e Giovanni Vernia: perfetti sconosciuti uniti dall’eredità di un padre mai visto e di cui nessuno di loro sospettava l’esistenza. Diventerà un film anche Ti ricordi di me? lo spettacolo con Edoardo Leo, diretto da Massimiliano Bruno, che sta portando in tour teatrale. È la storia di un rocambolesco incontro tra una narcolettica e un cleptomane. Beatrice, maestra elementare, e Roberto, aspirante scrittore di favole, si conoscono per caso sotto al portone della loro psicologa.

Ma torniamo a Torino. Che per Ambra “è una città cinematografica fin dalle origini rinata come set importante grazie alla Film Commission e alla Regione”. Di questo festival dice che è “un ottimo festival tecnico, spoglio di quella parte che alcuni considerano inutile, una manifestazione per chi ama il cinema”. Non che sia contraria al glamour. “Per esempio dal Festival di Roma me lo aspetto, perché quello deve essere un evento che fa presa più facilmente sul pubblico e non a caso è nato come festa” E chiude con un appello a Dario Argento: “Sono appassionata del suo cinema da sempre, per lui sono disposta anche a fare la salma”.

autore
01 Dicembre 2012

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