VENEZIA – Algeri, cinquant’anni dopo: “Non solo La battaglia di Algeri è un punto di riferimento per la mia ispirazione, ma da giovane sono stato anche stagista sul set del film di Pontecorvo. Giravamo nella casbah ed ero fiero venisse affrontata quella parte della storia algerina. Oggi sono tornato lì e la casbah è in uno stato di abbandono”, racconta Merzak Allouache, autore dell’ultimo film del concorso Les Terrasses. Allouache nega di aver avuto problemi politici per realizzarlo, nonostante il quadro non certo lusinghiero che dà del suo paese, dei rapporti tra uomo e donna e tra le diverse classi sociali: “In Algeria il cinema ormai è quasi morto, le sale sono scomparse e la gente non va più a vedere i film. Per il lavoro precedente a questo mi avevano rifiutato i finanziamenti perché considerato ‘ambiguo’: stavolta non ho avuto problemi, ma oggi sono qui, al Festival di Venezia, per presentarlo ufficialmente al mondo, e purtroppo non vedo nessuna autorità algerina ad appoggiarlo”.
Il film racconta una giornata di Algeri vista dalle terrazze di cinque quartieri differenti e cadenzata dai cinque momenti di preghiera dalla religione musulmana da prima dell’alba a notte fonda e narra cinque storie di violenza, integralismo o degrado: “Osservo la società, cerco di criticarla, durante un periodo difficile. Una società che dovrebbe essere in via di ricostruzione dopo anni di terrorismo e violenze incredibili. E che invece è ancora una società malata, anche se non riconosce di esserlo”. E ancora: “La terrazza non ha più il ruolo che aveva un tempo, ora è un luogo di vita, di conflitti, dove è possibile trovare gli squatters. Certo, alcune situazioni che racconto nel film possono sembrare al limite dell’assurdo, ma è un’opera di finzione attraverso cui mi permetto di fare cose che non potrei fare in un documentario. Questo per rendere esemplari alcuni conflitti che molto spesso nel nostro paese si fa finta di non vedere. Il film vuole essere anche un campanello d’allarme”.
Sette film italiani della 70esima Mostra saranno mostrati in Croazia dal 27 fino al 30 marzo, tra questi anche il Leone d'oro Sacro GRA e L'intrepido di Gianni Amelio
Il prossimo meeting nazionale di Napoli vedrà la partecipazione di produttori internazionali che possano relazionarsi direttamente con i soci
Opera prima del giornalista d'inchiesta Peter Landesman, Parkland, il film prodotto da Tom Hanks, non aggiunge nulla alla conoscenza dell’attentato a John Fitzgerald Kennedy, ma si concentra sulle storie umane che ruotano attorno a quei quattro giorni. Il film andrà in onda su Raitre il 22 novembre alle 21 per i cinquant'anni dell'attentato, a seguire alle 22.50 Gerardo Greco condurrà in studio la diretta di Agorà “Serata Kennedy”
Il Cda della Biennale di Venezia ha approvato il piano di riqualificazione della Sala Darsena, a seguito dello stanziamento di 6 milioni di euro da parte del comune lagunare, con un ampliamento della stessa da 1.299 a 1.409 posti. I lavori saranno ultimati in tempo per essere utilizzati nella settantunesima edizione della 'Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica', che si terrà dal 27 agosto al 6 settembre 2014