CANNES – Forte del prestigio delle sue 61 edizioni (la più longeva tra le sezioni parallele del Festival di Cannes), la Semaine de la critique ha annunciato i suoi premi per prima. Il Gran Premio va a La jauria del colombiano Andres Ramirez Pulido, già presente a Cannes nel concorso dei cortometraggi e qui all’esordio con un’opera prima apprezzata fin dalla prima proiezione di due giorni fa. E’ la storia di un’amicizia adolescenziale tra il campagnolo Eliù e il più smaliziato El Mono che prima porta il ragazzo sulla strada della malavita e poi, quando Eliù viene incarcerato in un riformatorio tra le foreste della montagna tropicale, esercita su di lui un fascino anche più pericoloso. Opera robusta e matura, suggestiva soprattutto per l’ambientazione e nel solco di uno dei temi più rappresentati quest’anno, si è imposto su Dalva di Emmanuelle Nicot e Aftersun di Charlotte Wellsche che escono comunque premiati da quest’edizione.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski