Alla Quinzaine 2023 incontro Asia e Europa e un corto italiano: il programma

Presentato il programma della sezione parallela del Festival di Cannes 2023, Quinzaine des Cinéastes, un tempo "des Réealisateurs"


Torna al Festival di Cannes la sezione parallela Quinzaine des Cinéastes, un tempo “des Réealisateurs”. Il rebrending, più aperto e inclusivo nei confronti anche delle registe, non è l’unica novità della 55esima edizione della sezione, che vedrà anche l’esordio del nuovo Delegato Generale Julien Rejl. La Quinzaine des Cinéastes 2023 si terrà dal 17 al 26 maggio.

Nel programma presentato nella giornata di ieri, martedì 18 aprile, spicca un notevole incontro tra Asia ed Europa, con registi di spicco del cinema francese, tra cui Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello), e cineasti come Hong Sang-soo, sudcoreano, e Souleymane Cissé, artista malese che riceverà anche il premio alla carriera della Quinzaine.

Così il nuovo Delegato Generale Julien Rejl: “La Quinzaine – spiega – nasce dal desiderio di una comunità di registi di creare un luogo completamente indipendente che promuova l’emergere di forme libere di ogni estrazione sociale, senza criteri di distinzione. È la singolarità di un’opera, nella sua parte più irriducibile a qualsiasi classificazione, il principio dell’atto fondativo della Quinzaine. Abbiamo scelto di presentarvi 30 film che, attraverso il loro linguaggio unico, incarnano uno spirito di resistenza a ogni forma di ideologia e discorso dominante”.

L’Italia, assente tra i lungometraggi, appare nella sezione corti con Il Compleanno di Enrico di Francesco Sossai

In apertura The Goldman’s Case di Cédric Kahn, storia vera di un rivoluzionario di sinistra francese condannato per numerose rapine e misteriosamente assassinato. A chiudere, Hong Sang-Soo, Orso d’argento alla Berlinale 2021 con Introduction.

Il programma della Quinzaine des Cinéastes a Cannes 2023

Lungometraggi

Val Abraão (Val Abraham / Abraham’s Valley) di Manoel De Oliveira (Séance Spéciale); Le Procès Goldman (The Goldman Case) di Cédric Kahn (Film d’apertura);
Agra di Kanu Behl;
L’autre Laurens (The Other Laurens) di Claude Schmitz;
Bên Trong Vỏ Kén Vàng (Inside The Yellow Cocoon Shell) di Thien An Pham (Opera prima);
Blackbird Blackbird Blackberry (Merle Merle Mûre) di Elene Naveriani;
Blazh (Grace / La Grâce) di Ilya Povolotsky (Opera prima);
Conann (She Is Conann) di Bertrand Mandico;
Creatura di Elena Martín Gimeno;
Déserts di Faouzi Bensaïdi;
In Flames di Zarrar Kahn (Opera prima);
Légua di Filipa Reis & João Miller Guerra;
Le Livre Des Solutions (The Book Of Solutions) di Michel Gondry;
Mambar Pierrette di Rosine Mbakam;
Riddle Of Fire (Conte De Feu) di Weston Razooli (Opera prima);
The Feeling That The Time For Doing Something Has Passed di Joanna Arnow (Opera prima);
The Sweet East di Sean Price Williams;
Un Prince (A Prince) di Pierre Creton;
Xiao Bai Chuan (A Song Sung Blue) di Zihan Geng (Opera prima);
Woo-Ri-Ui-Ha-Ru (In Our Day) di Hong Sang-Soo (Film di chiusura).

Cortometraggi

Dans La Tête Un Orage (A Storm Inside) di Clément Pérot; Il Compleanno Di Enrico (The Birthday Party / L’anniversaire D’enrico) di Francesco Sossai;
J’ai Vu Le Visage Du Diable (I Saw The Face Of The Devil) di Julia Kowalski; Lemon Tree di Rachel Walden;
Margarethe 89 di Lucas Malbrun;
Mast-Del di Maryam Tafakory;
Oyu di Atsushi Hirai;
The Red Sea Makes Me Wanna Cry di Faris Alrjoob;
Xia Ri Fu Ben (Talking To The River) di Yue Pan.

autore
A.C.
,
19 Aprile 2023

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