Il Concorso di Alice nella città è stato vinto dal film brasilano di Marcos Bernstein My Sweet Orange Tree. Il Premio speciale della giuria è stato assegnato a Pulce non c’è di Guseppe Bonito. Il festival di cinema per i bambini e i ragazzi, da quest’anno sezione autonoma e parallela del Festival di Roma, ha incrementato le presenze di spettatori di 3mila unità, passando dalle 15.800 del 2011 alle 18.800 di quest’anno, con più di 85 classi di scuole medie e superiori, italiane e internazionali e più di 70 ospiti che si sono susseguiti a Casa Alice. Il costo dei biglietti per il Pala Alice e la Salacinema Lotto è rimasto invariato a 5,00 euro rispetto alla passata edizione.
“E’ stato un anno complesso, ci siamo misurati con le nostre forze, ma dobbiamo ringraziare innanzitutto MiBAC,Camera di commercio di Roma, Provincia e Levi’s”, ha detto il direttore artistico di Alice nella città Gianluca Giannelli.
Prima della premiazione presenti la curatrice Fabia Bettini e la madrina Diane Fleri, è stato proiettato il cortometraggio Altra musica diretto da Claudio Noce, prodotto dalla Ascent Film, interpretatao da Vinicio Marchioni e frutto di un laboratorio di sceneggiatura svoltosi nella scuola media di Roma “R. Bonghi”.
My Sweet Orange Tree narra le vita quotidiana di Zezé, un bambino di 7 anni, figlio di una famiglia di operai semplice e poco istruita. Zezé è sensibile, precoce e ha talento nel raccontare le storie, ma è una peste nel quartiere e in famiglia. Spesso viene picchiato e le cose peggiorano quando suo padre perde il posto di lavoro. Zezé trova rifugio nella sua fantasia e immaginazione per opporsi alla violenza. Il suo rifugio preferito è un immaginario Sweet Orange Tree con il quale condivide tutto.
Nel quartiere l’anziano straniero Manule è spesso la vittima degli scherzi di Zezé, ma il loro rapporto conflittuale si trasforma improvvisamente in una bella amicizia. Purtroppo questo rapporto viene brutalmente interrotto quando Manule muore in un incidente. Zezé, depresso, s’ammala per settimane, proprio in un momento decisivo per la sua famiglia: suo padre trova di nuovo lavoro e pianifica il loro trasferimento in una casa più grande. Ma nonostante ciò lui ha smesso di sperare che torni la felicità nel rapporto con la sua famiglia. Zezé sta cambiando e, in compagnia del suo Sweet Orange Tree, diventerà uno scrittore.
Questa la motivazione con la quale la giovane Giuria di Alice nella Città, ha consegnato il Premio come Miglior film del Concorso Young Adult (un premio di 10mila €) a My Sweet Orange Tree “per il perfetto equilibrio tra poesia ed intrattenimento che ne fa un film tecnicamente elegante senza essere inaccessibile. La forte emotività dei contenuti si fonde con una fotografia suggestiva e dal taglio personale. La fantasia è resa protagonista grazie a scene che rappresentano l’immaginazione del piccolo personaggio Zezè, magistralmente interpretato da Joao Guilherme de Avila, senza nulla togliere alla veridicità e alla profonda intimità del legame tra i personaggi”.
Pulce non c’è, unico film italiano nel Concorso, ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria con questa motivazione: “In un panorama cinematografico internazionale di pellicole poco coraggiose è difficile trovare un film che sussurri con delicatezza l’essenza della vita e capace di far emergere con onestà, dignità e profonda dolcezza una realtà spesso fraintesa. In modo fresco e leggero la pellicola racconta una quotidianità difficile con uno sguardo innocente, puro, raro”.
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