Alice nella Città – sezione dedicata al cinema per bambini e adolescenti della Festa del Cinema di Roma – compie 17 anni e per questa ricorrenza “quasi da maggiorenne” ha presentato stamattina un programma ricco di sfumature screziate, dalle tematiche all’autorato, dalle tecniche alle grandi produzioni internazionali, la prima di tutte quella per l’evento del 7 ottobre per la presentazione del secondo capitolo di Maleficent per cui, nella mattinata, le scuole incontrano vis a vis Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer per un dialogo aperto, al Cinema Adriano di Roma.
Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, cuori propulsori di Alice nella Città, raccontano l’edizione 2019 parlando di “un programma enorme, uno sforzo gigante, un anno faticoso con possibilità inattese. Alice cerca opere oneste e complesse, per cui quest’anno contiamo anche su un’enorme presenza di documentari, che ci hanno concesso di raccontare in maniera più profonda il contemporaneo”, parole che, con lo scorrere della presentazione, non vengono disattese, tutt’altro.
Il cinema italiano, nelle parole di Bettini e Giannelli, “vede concorrere progetti liberi, carsici, indie, che a volte sfuggono ai grandi festival. Abbiamo unito esordi e autori più noti: in Panorama Italia, La volta buona di Vincenzo Marra e Mi chiedo quando ti mancherò di Francesco Fei”, distribuito da Istituto Luce. Ancora, Bellissime di Elisa Amoruso, oltre un progetto prodotto da Michele Santoro sulla musica trap, Volare di Ram Pace, ma anche un’eco classico nel titolo di Giuseppe Carrieri, con Le metamorfosi, coprodotto da Rai Cinema con l’Università IULM di Milano.
Per l’Italia, sempre in Panorama, titoli particolarmente speciali come Frammenti, già debuttato alla Mostra di Venezia, un film corale di registi 18-21enni, coordinati dal regista Paolo Bianchini.
Un Panorama interessante che apre ad un Concorso che non si annuncia da meno, in cui il nostro Paese c’è con un’animazione d’autore già molto amata sin dal suo esordio ad Un certain regard a Cannes lo scorso maggio, quello de La famosa invasione degli orsi in Sicilia, diretto da Lorenzo Mattotti, protagonista anche di uno degli incontri con il pubblico. 13 le opere del Concorso, in cui italiano è anche L’agnello, opera prima di Mario Piredda: nella stessa sezione anche due italiani con coproduzioni internazionali, One more jump di Emanuele Gerosa e Don’t Forget The Breathe di Martin Turk. Nelle tematiche, in generale ricorrono i rapporti di sangue e tantissime sono le interpreti e le registe donne, “non per una questione di genere, ma una tendenza che è giusto sottolineare”, precisa Giannelli, che poi annuncia una conferma in tempo reale, giunta giusto stamattina, quella di Rocks, della regista di Suffragette, Sarah Gavron, racconto su resilienza e spirito della fanciullezza.
Playmobil – The Movie apre Alice nella Città come Evento Speciale, con la presenza di Lino Di Salvo e J-Ax con Cristina D’Avena per le voci e il carpet animato, ma atteso anche Ailo – Un’avventura tra i ghiacci, con il doppiaggio di Fabio Volo. Stessa sezione anche per La famiglia Addams in stop motion, con la voce della nonna offerta da Loredana Bertè, confermata, con Raul Bova, sul tappeto rosso dell’anteprima. Poi, Can you keep a secret? di Elise Durán, con l’autrice Sophie Kinsella – celebre per tutta la serie di romanzi I love shopping – anche lei presente ad Alice. C’è poi El numero nueve – Gabriel Batistuta, documentario di Pablo Benedetti, film in cui il campione di calcio si mette a nudo nel rapporto con i figli: protagonista di un incontro con il pubblico. Infine, Il giorno più bello del mondo, film di chiusura di Alice, diretto da Alessandro Siani, una favola di speranza.
Parla per la più parte italiano anche la sezione Restauri, con Compagni di scuola (1988) di Carlo Verdone, che il 18 ottobre incontra la platea; omaggio poi ai 20 anni della produzione Fandango con Come te nessuno mai (1999) di Muccino, anche lui protagonista di un incontro pubblico, oltre a Gianni Amelio per La fine del gioco (1970), occasione anche per ricordare Ugo Gregoretti; ancora la proiezione di Miracolo a Milano (1951) di De Sica e di Rosetta (1999) dei fratelli Dardenne, presenti a Roma anche per presentare La giovane età, Fuori Concorso.
Tra gli autori, incontri aperti con Giuseppe Tornatore (il primo, il 17 ottobre), e con Jacques Doillon, omaggiato qui soprattutto per i suoi 10 film dedicati al pubblico dei “piccoli”.
Di nuovo Italia per l’Omaggio a Franca Valeri, 99 anni lo scorso luglio, per “un rapporto con i giovani ancora vivissimo, Franca è felicissima di poter incontrare i giovani, il 20 ottobre prossimo”, spiega Pino Strabioli, con Paola Minaccioni e Anna Foglietta in questo progetto, concertato insieme al premio David di Donatello.
Dopo l’Italia, il Panorama Internazionale guarda ai grandi film con tematiche molto significative anche per gli adulti, non solo per l’intrattenimento. Da segnalare in particolare il film di Casey Afflek, Light of my life, e Maternal di Maura Delpero, unico italiano nella sezione. Due, poi, i film dall’Asia, racconti che non scontano niente, Taro The Fool e Mosaic Portrait, “incredibile anche per la fotografia” secondo Giannelli. “Ci sono anche molti indie americani, tra cui una regista 26enne, Annabelle Attanasio”, fa notare Bettini, con il suo Mickey and The Bear.
Spazio anche alle serie tv, tra cui Riders realizzata dagli studenti dello IED e Il fiuto di Sherlock Holmes, animazione del maestro Miyazaki.
Per Alice nella Città si rinnova la collaborazione con Tim Vision, che per questa edizione permette la disponibilità di una delle due sale ancor più grande del consueto e che, tra le altre, è coinvolta anche nella sezione Cortometraggi in Concorso, presenti infatti sulla loro piattaforma, la medesima su cui vivrà per 6 mesi anche il film vincitore di Panorama Italia. Per i film brevi, 25 tra Concorso e Fuori, 8 sono le regie italiane: la più parte dei film in anteprima mondiale, tra cui Ape Regina di Nicola Sorcinelli, progetto connesso ad Emergency, come altri di Alice stretti a missioni etiche, come la campagna con Unicef, che compie 30 anni.
Per la premiazione finale, Alice annuncia nuovi riconoscimenti: per gli interpreti, il premio RB Casting per il talento emergente e un premio internazionale, oltre alla borsa di studio nel nome di Pietro Coccia. Infine, il premio Raffaella Fioretta – al Miglior Film italiano – storica anima della Festa, alla cui memoria viene anche dedicata una delle due sale cinema di Alice nella Città.
Parola al premio Oscar Ron Howard, regista di Pavarotti, documentario biografico in Selezione Ufficiale alla Festa di Roma 2019, stasera in prima serata su Rai Uno: materiale familiare inedito, interviste originali, tra cui a Nicoletta Mantovani, alle tre figlie e alla prima moglie, e a Bono Vox, un racconto franco e celebrativo, intimo e pubblico
Bilancio positivo per il festival dedicato ai ragazzi, che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie, 6000 biglietti in più rispetto al 2018. "Nel tempo siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica". Così dichiarano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli
Il premio è stato consegnato ai due registi belgi durante la 17ma edizione di Alice nella Città da Angela Prudenzi, Francesca Rettondini e Cristina Scognamillo
CECCHI GORI - Una Famiglia Italiana: dopo la mostra fotografica, la Festa ospita il documentario, per la regia a quattro mani di Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re, che ha curato la realizzazione dell’intero progetto dedicato alla dinastia che ha fatto grande parte del cinema italiano