Dal 9 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021, all’Arengario di Monza una mostra indaga la figura del regista del brivido Alfred Hitchcock (1899-1980), a quarant’anni dalla scomparsa. Curata da Gianni Canova e prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Monza, Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures, presenta 70 fotografie e contenuti speciali provenienti dagli archivi della Major americana che conducono il pubblico nel backstage dei principali film di Hitchcock, facendo scoprire particolari curiosi sulla realizzazione delle scene più celebri, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugli attori e sulla vita privata del regista inglese.
“Quest’anno Psycho compie sessant’anni e non li dimostra affatto – dichiarano il sindaco di Monza, Dario Allevi, e l’aAssessore alla Cultura, Massimiliano Longo. A quanti di noi è capitato di provare, dopo aver visto il film icona di Alfred Hitchcock, una inspiegabile inquietudine nel fare la doccia, magari dietro ad una tendina opaca. Nonostante il bianco e nero e nonostante sia passato oltre mezzo secolo, questo capolavoro cinematografico resta un cult. Hitchcock aveva la grande capacità di costruire sulle nostre paure un mondo di suspence in grado e di raggiungere il nostro inconscio più profondo. Un’atmosfera che potremo rivivere attraverso le foto esposte in questa straordinaria mostra dedicata a uno dei più grandi registi del secolo scorso”.
Celebrato come uno dei principali e più influenti innovatori della storia del cinema, Hitchcock è famoso per il suo ingegno, le trame avvincenti, la gestione delle camere da presa, l’originale stile di montaggio, l’abilità nel tener viva la tensione in ogni singolo fotogramma. “Hitchcock, come hanno detto i critici della Nouvelle Vague – afferma Gianni Canova – è stato uno dei più grandi creatori di forme di tutto il Novecento. I suoi film, per quante volte li si riveda, sono ogni volta una sorpresa. Ogni volta aprono nuove prospettive attraverso cui osservare il mondo e guardare la vita”.
Il percorso espositivo analizza i principali capolavori di Hitchcock, prodotti dalla Universal Pictures. Primo fra tutti Psycho (1960), una delle sue opere più controverse che riuscì a battere tutti i record di incassi e fece fuggire il pubblico dalle sale in preda al panico. Una sezione è dedicata a Gli Uccelli (1963), pellicola in cui introdusse numerose novità nel campo del suono e degli effetti speciali; con ben 370 trucchi di ripresa, il film richiese quasi tre anni di preparativi a causa della sua complessità tecnica. L’itinerario prosegue con La Finestra sul cortile (1954), con James Stewart che interpreta il fotoreporter ‘Jeff’ Jeffries, costretto su una sedia a rotelle per una frattura alla gamba e che, per vincere la noia, spia le vite dei vicini, fino a convincersi che in un appartamento si sia consumato un delitto. Il film fu un grande successo; uscito nell’agosto 1954, nel maggio 1956 aveva già incassato 10 milioni di dollari. E ancora, La donna che visse due volte (1958), capolavoro divenuto oggetto di venerazione, che racconta una delle storie d’amore più angoscianti del cinema, narrata attraverso un numero infinito di angolazioni e riprese straordinarie nei luoghi più famosi di San Francisco.
Il materiale fotografico getta inoltre uno sguardo su altri celebri film come Sabotatori (1942), L’ombra del dubbio (1943), Nodo alla gola (1948), La congiura degli innocenti (1955), L’uomo che sapeva troppo (1956), Marnie (1964), Il sipario strappato (1966), Topaz (1969), Frenzy (1972) e Complotto di famiglia (1976).
Lungo tutto il perimetro della mostra, il visitatore è accompagnato da una serie di approfondimenti video di Gianni Canova. Durante il periodo di apertura della mostra, in collaborazione con il Teatro Binario 7 di Monza, si terranno alcune iniziative collaterali, tra cui lo spettacolo Odio Hitchcock di Corrado Accordino. Si tratta di una produzione della Compagnia Teatro Binario 7 che racconta la grandezza del genio e le ombre della sua umanità, ovvero quell’insieme di aneddoti, di discussioni, talvolta spiacevoli, tra il regista inglese e i suoi attori e collaboratori. Chi si presenterà al Teatro Binario 7 con il biglietto della mostra potrà assistere allo spettacolo a un prezzo ridotto (€10,00); allo stesso modo, col biglietto di Odio Hitchcock, si riceverà uno sconto di €2,00 sul costo dell’ingresso all’Arengario.
Per informazioni: Tel. 02 36638600 (lunedì e martedì dalle ore 10 alle ore 18)
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