Sarà Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza), diretto da Alejandro G. Iñárritu, con Michael Keaton, il film d’apertura della 71. Mostra di Venezia. Il film, interpretato da Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts, sarà proiettato in prima mondiale, in Concorso, la sera del 27 agosto nella Sala Grande, a seguire la cerimonia di apertura condotta da Luisa Ranieri.
Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) è una black comedy che racconta la storia di un attore in declino (Michael Keaton) – famoso per aver interpretato un mitico supereroe – alle prese con le difficoltà e gli imprevisti della messa in scena di uno spettacolo a Broadway che dovrebbe rilanciarne il successo. Nei giorni che precedono la sera della prima, deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso.
Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza) è scritto da Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo. I produttori sono Alejandro G. Iñárritu, John Lesher, Arnon Milchan, James W. Skotchdopole. I credits comprendono inoltre il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki (Gravity, The Tree of Life, I figli degli uomini), la scenografia di Kevin Thompson (The Bourne Legacy, Michael Clayton), la musica di Antonio Sanchez.
Il film uscirà nelle sale cinematografiche del Nord America il 17 ottobre e all’inizio del 2015 nel resto del mondo.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre