Dopo l’incriminazione decisa da un gran giurì del New Mexico, Alec Baldwin si è dichiarato innocente nei confronti dei due capi di imputazione inerenti alla morte della direttrice della fotografia Alyna Hutchins, uccisa da un colpo di pistola sul set del film Rust nell’ottobre 2021. L’accusa di omicidio colposo costerebbe, qualora venisse accolta, tra i diciotto mesi e i cinque anni di carcere.
L’attore sarebbe dovuto apparire oggi in un tribunale del New Mexico per l’udienza, ma a quanto riportano i medi americani avrebbe deciso di non presentarsi. Baldwin stava provando una scena sul set di Rust al Bonanza Creek Ranch vicino a Santa Fe quando dalla pistola che aveva in mano e che non avrebbe dovuto contenere pallottole ‘vive’ è partito un colpo che ha ferito il regista Joel Souza e ucciso la direttrice della fotografia Alyna Hutchins.
L'attore è il protagonista de La cosa migliore di Federico Ferrone, presentato ad Alice nella Città 2024 e ora nei cinema. Dopo alcuni ruoli di giovani tormentati, Il 23enne avrebbe voglia di un po' di leggerezza. Il sogno nel cassetto? Lavorare con Muccino e Guadagnino
Il film, debutto in lingua inglese di Ariel Escalante, basato su una sceneggiatura originale di Jay Holmes, è ambientato nel duro West americano di fine Ottocento
In Eterno visionario di Michele Placido, attualmente nelle sale, l'attrice interpreta Cele Abba, sorella nell'ombra della diva Marta: "È stata sempre la seconda, ma alla fine una donna davvero libera"
Si intitola "Sophia Loren: La Diva di Napoli" la rassegna organizzata da Cinecittà e dal museo dell'Academy. "Dopo New York e Roma," ha affermato Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, "sono davvero felice di questo nuovo appuntamento all'Academy Museum con cui rinnoviamo una grande e importante collaborazione"