Nel ventennale della scomparsa dello straordinario interprete del cinema italiano, la Fondazione Museo Alberto Sordi in collaborazione con la Fondazione Alberto Sordi per i giovani promuovono la mostra Alberto Sordi e il suo tempo, un omaggio al grande attore a vent’anni dalla scomparsa.
La mostra è ospitata nella Casa Museo Alberto Sordi, la storica villa in cui l’attore visse dal 1958 al 2003, sede dell’Archivio Storico e della Fondazione Museo che dal 2011 tutela, divulga e valorizza la sua figura a livello nazionale ed internazionale.
Alberto Sordi e il suo tempo, a cura di Alessandra Maria Sette, esplora la figura di Alberto Sordi con una chiave totalmente nuova, in ideale continuità con il progetto che l’attore condusse in Rai alla fine degli anni ’70, dal titolo Storia di un italiano, in cui si faceva conduttore/narratore di un secolo di storia attraverso le molte maschere indossate nei suoi quasi duecento film. Un percorso in parallelo tra il cinema che ha fatto storia e la storia che ha fatto il cinema.
Alberto Sordi è nato nel 1920, la sua vita termina nel 2003. È un destino incrociato: l’Italia del Novecento, il ‘secolo breve’ durante il quale il Paese si trasforma da società rurale in una Nazione moderna e competitiva, ha avuto un testimone che ha saputo interpretare e rappresentare questi rapidi e travolgenti cambiamenti. La mostra Alberto Sordi e il suo tempo intreccia la carriera professionale di Alberto Sordi con le vicende del nostro Paese, dal 1920 al 2003. Il primo e secondo dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, il referendum sul divorzio, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, sono solo alcuni degli eventi storici del secolo scorso, in cui importanti conquiste si alternano a forti tensioni sociali. Un’Italia della ricostruzione e del cambiamento che Sordi interpreta attraverso una, cento, mille maschere in un cinema che ha fatto la storia.
Protagonisti, avvenimenti, fatti di cronaca, curiosità scorrono lungo un percorso ricco e articolato, nel quale vengono ricordati i momenti salienti della nostra storia, attimi di vita e fatti epocali che hanno creato emozioni collettive, coinvolgimento popolare, in sostanza la partecipazione di tutti. Le immagini fotografiche e i video si susseguono, si intrecciano, si accostano, creando un ritmo cinematografico, una visione dinamica e stimolante, una lunga narrazione che corre veloce. Si crea una sorta di ipertesto, nel quale ogni immagine, ogni avvenimento, rimanda ad altro, collega fatti e protagonisti, suggerisce contenuti e connessioni.
Nel racconto viene invertito il punto di vista: non sono gli spettatori a guardare Sordi, ma è Sordi a guardare l’Italia e gli Italiani, e a interpretarli con il suo linguaggio, quello universale del cinema. È lo stesso Sordi a condurci in questo viaggio: le immagini, infatti, sono accompagnate da molte citazioni di sue dichiarazioni, brani di interviste, racconti diretti di episodi significativi della sua vita e della storia italiana.
La mostra è ospitata nella Casa Museo Alberto Sordi, che per l’occasione, aprirà al pubblico il Grande Salone e il Teatro dove Sordi usava proiettare in anteprima le pellicole dei suoi film. Sono presenti materiali provenienti dall’Archivio Storico della Fondazione Museo Alberto Sordi e da altri 13 archivi fotografici pubblici e privati.
L’immagine guida della mostra è emblematica, ritrae Alberto Sordi e il suo unico, grande amore: il cinema.
Alberto Sordi e il suo tempo
Roma, Casa Museo Alberto Sordi
Via Claudio Marcello, snc
Ingresso gratuito.
Aperta dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 20
www.fondazionemuseoalbertosordi.org
Dal 13 novembre al 15 dicembre 2024 al Museo Nazionale del Cinema, sulla cancellata storica della Mole, la mostra sulla Torino di fine anni ’70. Il 42mo Torino Film Festival ospiterà anche la proiezione ufficiale di Ragazzi di stadio nella sezione Zibaldone
La mostra fotografica a cura di Daniele Luxardo verrà presentata il 14 novembre all’Istituto Italiano di Cultura della capitale spagnola, con 60 fotografie in bianco e nero e a colori
Immagini dall'evento a cui hanno preso parte Elettra Marconi, il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli
Alla Casa del Cinema di Roma fino al 1° dicembre la mostra delle foto di scena del fotografo Claudio Iannone sul set di Paola Cortellesi