“Una nave con settanta cabine doppie, ancorata a Malamocco a cinque minuti d’auto dal Lido, con un servizio di navetta continuo che consentirà il trasporto al Palazzo del cinema”. È questa la soluzione trovata da Alberto Barbera, direttore della Mostra veneziana, per risolvere i problemi di accoglienza che attanagliano la kermesse. I giorni scorsi Barbera aveva lanciato l’allarme: “Stavolta rischiamo il collasso – aveva detto – perché c’è un costante aumento di presenze. Parlo di registi, produttori, operatori commerciali che hanno annunciato la loro presenza e messo in crisi un sistema arrivato al limite della sopportazione”.
Il problema, secondo Barbera, è “la scarsa ricettività del Lido di Venezia in particolare e di Venezia in genere. Inoltre vi è, in contemporanea alla Mostra, un’altra serie di convegni ed eventi, oltre alla consueta Regata storica, che riducono ulteriormente la già limitata capacità di accoglienza della città. Siamo nei guai, devo ammetterlo, non riusciamo a sistemare gli ospiti, a far fronte alle richieste di camere. Da un lato ci fa piacere perché la Mostra attira spettatori e curiosi, ma davvero rischiamo il collasso”.
Così ecco venir fuori dal cappello la nave-albergo, una soluzione già sperimentata a Genova nei giorni del G8, che però non risolve definitivamente la crisi logistica di cui la Mostra ha sempre sofferto. Per il futuro Barbera sottolinea che ci sarà bisogno di altre navi, “visto che di costruire altri alberghi al Lido non se ne parla. Ma una cosa è certa: questo della scarsa disponibilità è un limite oggettivo all’espansione della Mostra”.
Nonostante tutto, il direttore è ottimista ed evidenzia le novità positive del festival: “Sarà una Mostra aperta al pubblico dei giovani. Con mille posti in più nelle sale, abbiamo abbattuto le barriere del passato, quando c’erano percorsi rigidi per pubblico, giornalisti e ospiti”. E i giovani saranno anche al centro di molte pellicole in cui si registra, per Barbera, “il ritorno al cinema della realtà, lontano da quello rinchiuso nel privato del decennio scorso”.
È tanta anche l’attesa per l’esordio del centrodestra alla Mostra: “Siamo tutti molto curiosi perché – continua il direttore della Mostra – aldilà di alcune interviste generiche o vaghe dichiarazioni di Sgarbi sul cinema, nessuno ha capito quali siano le intenzioni reali del Governo in questo settore. Per il momento c’e’ una pagina bianca sugli interventi da fare. Non so se a Venezia ne capiremo di più, ma potrebbe essere l’occasione per chiarire qual è l’atteggiamento del ministero dei Beni culturali rispetto al cinema italiano”.
Infine, Barbera ringrazia il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, presente alla serata conclusiva della Mostra: “Siamo orgogliosi e fieri della sua presenza. Anche perché non è un fatto frequente che un presidente della Repubblica venga a trovarci”.
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