TORINO – Alba Rohrwacher, che qui a Torino riceverà stasera il Premio Cabiria dal Museo Nazionale del Cinema durante una cena di gala, è l’unico personaggio femminile del thriller spionistico franco-belga La Mécanique de l’ombre, opera prima di Thomas Kruithof (già autore del cortometraggio Retention del 2013) in concorso al TFF. François Cluzet, contabile in una ditta, perde il lavoro a causa dell’alcolismo. Lo ritroviamo due anni dopo, ancora disoccupato, che frequenta gli alcolisti anonimi e passa le serate a fare puzzle in assoluta solitudine. La sua vana ricerca di un nuovo lavoro – tutti gli chiedono referenze che non può fornire – si interrompe quando riceve una strana proposta: un misterioso uomo d’affari, che ha avuto il suo nominativo dall’Ufficio di collocamento, gli offre 1.500 euro a settimana per trascrivere fedelmente, e senza fare tante domande, dei nastri su cui sono registrate intercettazioni telefoniche. Sarà una sorta di scriba, silenzioso, discreto, inappuntabile, ligio alle regole poste dal datore di lavoro: non fumare, rispettare l’orario, non parlare con nessuno di questo impiego. Ovviamente dietro il singolare incarico si nascondono intrighi politici che evocano un ritorno della destra in Francia. Ad Alba Rohrwacher è affidato il compito di spezzare il grigiore della vicenda – perché l’azione, che pure non manca, è raggelata e trattenuta, sottoposta alle esigenze di uno stile misurato – con il personaggio di una ragazza anche lei alcolista che il protagonista incontra in una riunione del gruppo AA e a cui offre aiuto e protezione coinvolgendola involontariamente nell’intrigo. Nel cast anche Denis Podalydès e Sami Bouajila.
Tremila spettatori in più per questa edizione, che si aggiungono ai 75mila della precedente edizione e indicano che il Torino Film Festival è una realtà consolidata per tutti gli amanti del cinema
Il premio al miglior film del concorso va all'opera prima cinese The Donor di Qiwu Zang, miglior attrice a Rebecca Hall per Christine di Antonio Campos, miglior attore a Nicolas Duran per Jesus di Fernando Guzzoni. Miglior film per Italiana.doc è Saro di Enrico Maria Artale, Premio Speciale della giuria a Moo Yadi Filippo Ticozzi
"Si chiude un'edizione del Tff di grande qualità e successo di pubblico, con un aumento di copertura dei media anche internazionali che testimonia come il festival, ancora oggi particolare e coerente con le sue origini, sia amato e seguito da chi si occupa di cinema nel mondo". Lo ha detto il direttore del Museo del Cinema di Torino, Alberto Barbera
Il regista di Z L'orgia del potere e di Missing ha ricevuto a Torino il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera salutato da un videomessaggio di Riccardo Scamarcio. In questa intervista parla di cinema e di impegno civile, di Fidel Castro e di Donald Trump, dell'Europa e dei rischi che corre ancora oggi la democrazia. E denuncia: "Netflix quando produce pretende il final cut e fa quello che vuole del film"