Secondo quanto riportato da “Le Figaro”, la compagna di Alain Delon avrebbe denunciato i figli del celebre attore per “tentato omicidio premeditato“. La donna avrebbe chiesto alla procura di Montargis tramite una lettera di “svolgere indagini urgenti” sui fatti.
Nella lettera, scritta dal suo avvocato, la compagna di Delon, Hiromi Rollin, denuncia il peggioramento dello stato di salute dell’attore ormai ottuagenario con cui ha vissuto per più di trent’anni nella proprietà di Douchy, da cui che era stata allontanata dai figli Delon nell’estate del 2023. Questi ultimi sostenevano che Hiromi Rollin, da tempo assistente dell’attore, avesse approfittato dello stato di debolezza dell’attore malato per intestarsi il ruolo di compagna. Le denunce dei tre figli, a loro volta in contrasto tra di loro per questioni economiche, sono state però respinte, per mancanza di prove convincenti, dalla procura di Montargis all’inizio di gennaio.
Ora la donna è passata al contrattacco e nella denuncia accusa i figli di aver deciso di interrompere le cure del padre “pur essendo consapevoli che si tratti di trattamenti vitali” e che interromperli “accelererebbe la morte del padre”.
Nella querelle è intervenuto l’avvocato di Delon Christophe Ayela, in un’intervista a “Le Parisien”. Secondo lui l’attore non avrebbe perso la lucidità, contrariamente a quanto sostengono i suoi figli, e sarebbe solo indebolito fisicamente. “Non sono d’accordo con i suoi figli, che vogliono metterlo sotto tutela. Questo mi sembra inutile e fastidioso – ha dichiarato l’avvocato, riferendosi all’attore 88enne – Affermo che è ancora molto coerente. Alain Delon ha sicuramente perso terreno, ma è ancora con noi”.
Ayela poi ha smentito la tesi secondo cui un medico avrebbe notato nella stella una “fine della capacità di discernimento”: “Questo medico non è un esperto. Deve essersi imbattuto in un giorno in cui non era in buona forma”. Un altro medico incaricato dalla procura di Montargis, Alain Delon residente a Douchy (Loiret), dovrà presto valutare il suo stato di salute. Si potrebbe poi decidere una misura di tutela giurisdizionale. “Trovo inconcepibile e scioccante che i suoi figli abbiano interrotto il trattamento senza il consiglio del medico”, ha sottolineato infine l’avvocato.
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