Dopo il successo di Cinema al MAXXI, manifestazione curata da Mario Sesti che da settembre propone al pubblico classici, anteprime e documentari, la collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma e MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo prosegue con una retrospettiva dedicata all’opera del regista e sceneggiatore Vincenzo Marra.
Per accompagnare l’apertura del Festival Internazionale del Film di Roma, il MAXXI ospiterà, nella giornata dell’8 novembre, alcuni dei documentari più rappresentativi realizzati dal cineasta napoletano, il cui ultimo film, L’amministratore, aprirà CinemaXXI, la linea di concorso che il Festival dedica alle nuove correnti del cinema mondiale. Il programma della retrospettiva prevede la proiezione di Estranei alla massa (2002) vincitore del “Premio Pier Paolo Pasolini”, in concorso al Festival di Locarno, Menzione Speciale della giuria al Festival di Torino, L’udienza è aperta (2006) presentato alle Giornate degli autori di Venezia e candidato al David di Donatello come miglior documentario italiano, Il grande progetto (2008) in concorso al Festival di Torino e Il gemello (2012) proiettato alle Giornate degli Autori di Venezia, Menzione Speciale ai Nastri D’Argento.
Le quattro pellicole offrono uno straordinario spaccato della città di Napoli, delle storie che quotidianamente descrive, delle contraddizioni che la attraversano, dei sentimenti della gente comune, spesso sospesi fra disillusione e speranza. In questi lavori, Marra ha la grande capacità di raccontare Napoli e il suo vissuto sfruttando punti di vista profondamente diversi, entrando in contatto con le persone per poi “scomparire”, allo scopo di restituire una narrazione in grado di coinvolgere e far riflettere lo spettatore. In questo senso, il punto di partenza di Estranei alla massa è un gruppo di tifosi ultras. “L’idea era quella di raccontare la città dall’interno – spiega il regista – Pensai che iniziare dalla passione calcistica, così diffusa e sentita, mi avrebbe permesso di entrare nella vita delle persone in modo più diretto. Accompagnando il film in giro per i festival e le rassegne sparse in vari paesi del mondo, mi resi conto che il film era vissuto come un grande affresco su Napoli. Volevo entrare in sintonia con la mia gente per cercare, con grande rispetto, di far emergere la realtà senza alterarla o influenzarla. Così capii che questo era solo il primo film che avrei dedicato alla mia Napoli, da realizzare con questo ‘metodo’”. L’udienza è aperta, un vero e proprio documento sull’intero sistema giudiziario italiano, è interamente girato all’interno del tribunale penale di Napoli e segue le vicende, in un processo di camorra, di due magistrati e del noto avvocato penalista Alfonso Martucci. Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, che definì il film un “piccolo gioiello raro”, decise di accompagnare Marra e il film alla Mostra di Venezia. Con Il grande progetto (2008), Marra racconta la riqualificazione del territorio dell’ex fabbrica dell’Italsider a Bagnoli”.
"Il preconsuntivo del 2013 - ha dichiarato il presidente Paolo Ferrari - si è chiuso in pareggio, dimostrando una gestione estremamente attenta ai costi e riuscendo contemporaneamente a condurre un’edizione di buon livello"
Gli interventi di Martha Capello, Lidia Ravera, Flavia Barca e Eugenio Patanè
Il ministro: "Siamo disponibili a discutere quelle azioni organiche e coerenti, richieste dal presidente Zingaretti, in grado di garantire il miglior futuro della manifestazione”
Il presidente della Regione Lazio: “Così si rafforzerebbe l'autorevolezza della Fondazione Cinema per Roma. Inoltre maggiore collaborazione con il Festival della Fiction”. La risposta del ministro Bray