Agadah di Alberto Rondalli ha vinto il premio “La chioma di Berenice” per la miglior scenografia di Francesco Bronzi. Il film liberamente tratto dal celebre “Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki, è una rilettura di uno dei grandi classici della letteratura europea. Nel film una serie di storie intrecciate tra loro come scatole cinesi, conducono, dall’inizio alla fine, lo spettatore attraverso un doppio registro stilistico. Da un lato quello realistico, legato al viaggio del protagonista, Alfonso di Van Worden, e dall’altro quello fantastico focalizzato sui racconti dei tanti narratori che Alfonso incontrerà lungo il suo cammino, passando attraverso un mondo popolato da briganti, zingari, forche, cabalisti, fantasmi e avventure amorose. Nel ruolo del protagonista Nahuel Perez Biscayart, attore rivelazione di Cannes 2017 per 120 battiti al minuto di Robin Campillo.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci