Adriano Valerio, esordio nel lungometraggio con ‘Banat’

CANNES. L’anno scorso il suo cortometraggio 37 gradi 4S – la latitudine dell’isola dell’Oceano Atlantico in cui si svolge la storia di due adolescenti – vinse la Menzione speciale come Miglior cortometraggio al 66° Festival di Cannes. E ora all’Italian Pavilion il regista Adriano Valerio, che vive a Parigi, ha ritirato la Menzione speciale del Nastro d’argento assegnato dal SNGCI per il suo corto mesi fa e che non aveva ancora ritirato.

Valerio è impegnato nella preparazione del suo primo lungometraggio, Banat, dal nome della regione occidentale della Romania. E’ la terra fertile dove vanno a vivere e lavorare due giovani del Sud Italia. “Banat racconta una storia d’amore e di resistenza di due 30enni costretti a cercare fortuna in Romania. Lui è un agronomo che non riesce a svolgere la sua professione nel nostro paese, ma grazie a un bando di mobilità trova un’occasione all’estero. Lei esce da una storia molto dura, ha perso il suo lavoro a Bari”.
Il regista, premiato anche con il David di Donatello, è appassionato delle commedie del Nord Europa e tratterà la vicenda con tono leggero, “più che alla crisi economica sono interessato allo spaesamento. Credo che sia possibile partire e trovare una soluzione di vita fuori Italia, anche se ciò significa fare i conti con una sensazione di smarrimento ed estraneità” .

Il progetto di Banat coinvolge Italia (Movimento Film), Macedonia, Bulgaria, Romania e forse la Francia, con il sostegno di MiBACT e Rai Cinema. Il progetto è stato selezionato dal Forum di coproduzione Euro Mediterraneo – promosso dalla Regione Puglia insieme all’Apulia Film Commission – la cui 5° edizione si terrà a Taranto dal 9 all’11 ottobre.