About Women: si parla di salary gap e talento delle donne

Terza edizione di About Women, progetto promosso dalla Fondazione Ente dello Spettacolo nello Spazio FEdS in occasione della 77esima Mostra. La FEdS ha realizzato una serie di confronti sul ruolo della donna nella società e nel lavoro, focalizzando l’attenzione sul tema del salary gap e su quello delle discriminazioni di genere. Per Mons. Davide Milani (Presidente FedS) queste sono “occasioni preziose che ci permettono di confrontarci su un tema più che mai urgente. Nonostante il forte impegno delle donne, spesso queste non sono state adeguatamente valorizzate. La stessa emergenza Covid ha dimostrato i limiti e le mancanze di un sistema che non sembra pensato in funzione dei bisogni delle donne. Si riparte anche – soprattutto – da questo: dalla possibilità di un’esperienza di incontro tra le persone, dal sogno, dalla speranza. Esiste un protagonismo femminile che va favorito e incentivato”.

Giornata aperta con l’intervista di Tiziana Ferrario a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo (collegato in videoconferenza), che ha ribadito di non volersi candidare a Sindaco di Roma. “Il tema di come si amministra una capitale è un sottofondo che manca a Roma: è una grande responsabilità del Parlamento italiano perché questo cambiamento può nascere solo con una grande iniziativa legislativa. I romani si aspettano un rilancio della città”.

“Lo smart working è una grande trappola che rischia di riportarci nel tinello”, afferma invece l’europarlamentare Alessandra Moretti, intervenuta nel corso del dibattito Becoming mainstreaming: le pari opportunità ai tempi del Covid-19, secondo appuntamento della giornata. “Non dobbiamo acconsentire a regressioni di alcun tipo. Durante il lockdown le donne hanno fatto una fatica bestiale. Oggi l’Europa è gestita dalle donne ma il potere resta nelle mani degli uomini”.

Il confronto, moderato da Tiziana Ferrario, ha toccato tanti temi, cinema compreso. Marina Sanna, vicedirettore della Rivista del Cinematografo e membro del comitato di selezione della Mostra di Venezia: “Quest’anno ci sono otto donne in gara, di cui due italiane. Non era mai successo prima. Tutto parte dal talento. Realizzare questa Mostra è stata una fatica incredibile ma non si poteva non farla: non possiamo non ripartire da Venezia”.

Paola Tommasi, economista, ha raccontato come il Covid abbia rappresentato per la sua generazione un’ennesima sfida: “Faccio parte di una generazione che si è sempre dovuta reinventare. Grazie alle loro competenze le donne possono far ripartire il Paese, devono respingere la sfiducia verso il futuro. L’obiettivo è creare ambienti favorevoli per loro”.

“L’errore è stato sovraccaricare la politica con task force spesso inutili”, spiega Francesca Masiero (CEO PBA SpA). “Nella nostra azienda c’è disparità salariale: gli uomini guadagnano di meno. Esercito la mia leadership giocando in modo politicamente scorretto. Il problema sarà con la riapertura delle scuole, perché le aziende dovranno farsi carico di tutte le difficoltà dei lavoratori”.

Chiara Pastorino, responsabile Diversity & Inclusion Intesa Sanpaolo, ha spiegato come “Intesa Sanpaolo intende valorizzare appieno il talento presente nel 53% della sua componente femminile. Ha quindi introdotto strumenti concreti come un KPI (obiettivo gestionale) specifico per premiare i manager attenti all’equità di genere, oltre a misure per la paternità migliorative rispetto alla normativa nazionale e a programmi di accelerazione delle carriere femminili. Sviluppare la cultura aziendale della parità di genere è un processo lungo e necessario alla Banca per essere più competitiva nel confronto internazionale”.