Sarà un’edizione di grandissimi e prestigiosi ritorni, star internazionali e italiane, film attesissimi che dalla laguna veneziana verranno finalmente rivelati al mondo intero. Il direttore Albero Barbera ha appena annunciato la selezione ufficiale dell’81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, tra cui spiccano ben cinque titoli italiani nel Concorso Ufficiale: Campo di battaglia di Gianni Amelio, Vermiglio di Maura Delpero, Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, Queer di Luca Guadagnino e Diva Futura di Giulia Steigerwalt.
Sono stati ampiamente previsti dai media, ma fanno ugualmente rumore le conferme di titoli molto attesi: uno su tutti Joker: Folie à Deux, sequel diretto del film di Todd Phillips vincitore del Leone d’Oro 2019, con Joaquin Phoenix che torna nei panni del villain che gli è valso la vittoria dell’Oscar. “Nessuno può immaginare cosa si sono inventati per raccontare le vicende di Arthur Fleck nel manicomio criminale in attesa del processo per i cinque omicidi che ha commesso nel primo film” ha dichiarato Barbera. L’accoppiata stellare con Lady Gaga è di certo una delle più attese del festival, seconda solo a quella composta da Brad Pitt e Angelina Jolie, che – mentre ancora è in corso la disputa legale sul loro divorzio – saranno presenti al Lido per presentare i propri rispettivi film.
Pitt farà coppia con George Clooney nel film Fuori Concorso Wolfs di Jon Watts, mentre Jolie è la protagonista assoluta di Maria, il nuovo film di Pablo Larraín incentrato sulla figura di Maria Callas. Una co-produzione italiana in cui vedremo attori come Pierfrancesco Facino e Alba Rohrwacher. A tre anni da Madres Parallelas, il grande cineasta spagnolo Pedro Almodóvar torna a Venezia con il suo nuovo film, The Room Next Door, il primo in lingua inglese, che si fa forte di un cast composto da star come Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro.
Tra i 21 titoli in Concorso non si possono non citare The Brutalist di Brady Corbet con Adrien Brody, Guy Pearce e Felicity Jones, incentrato su un geniale architetto ebro ungherese sopravvissuto all’olocausto, The Order di Justin Kurzel con Jude Law, Nicholas Hoult, Babygirl di Halina Reijn, dramma sentimentale con Nicole Kidman, Harris Dickinson e Antonio Banderas, Harvest di Athina Rachel Tsangari con Caleb Landry Jones, ambientato negli anni della rivoluzione agricola e girato in 16mm, The Quiet Son di Delphine e Muriel Coulin con Vincent Lindon, Youth – Homecoming, terzo capitolo di una trilogia diretta dal “più grande documentarista cinese” Wang Bing e Trois Amies di Emmanuel Mouret con Camille Cottin, un film che il direttore Barbera ha “voluto a tutti i costi”.
Tra le poche “sorprese” annunciate c’è certamente Broken Rage di Takeshi Kitano, che sarà presentato Fuori Concorso. Tra le ultime aggiunte del programma, il film di appena 60 minuti è stato capace di stupire il direttore per il suo “dispositivo narrativo senza precedenti”. Tra gli altri film Fuori Concorso il già annunciato Beetlejuice Beetlejice di Tim Burton con Michael Keaton e Winona Ryder, che aprirà il festival, L’orto americano di Pupi Avati, il film di chiusura girato in parte a Cinecittà con protagonista Filippo Scotti, Finalement di Claude Lelouch, Phantosmia di Lav Diaz e Il tempo che ci vuole, il “film più personale” di Francesca Comencini, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano.
Fuori concorso ci sono anche le serie, una sezione “molto cresciuta” in coerenza con “l’impegno del festival segnalare i cambiamenti più significativi. Prestigiosissime sono, infatti, le firme delle quattro serie tv che saranno proiettate integralmente: Disclaimer di Alfonso Cuaron con Cate Blanchett, The New Years di Rodrigo Sorogoyen con Sandra Romero, Families like ours di Thomas Vinterberg, ambientato in una Danimarca sommersa dalle acque, e M – Il Figlio del secolo di Joe Wright, la serie girata a Cinecittà con Luca Marinelli nei panni di Mussolini.
Tra i documentari fuori concorso spicca il tema della guerra con Why War di Amos Gitai e due film che raccontano la guerra in Ucraina dai due fronti opposti: Russians at War di Anastasia Trofimova sul fronte russo e Songs of slow burning earth di Olha Zhurba su quello ucraino. Da segnalare anche 2073 di Asaf Kapadia con Samantha Morton, sul tragico futuro legato ai cambiamenti climatici, e One to One: John & Yoko di Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards.
Tutti i film in Concorso:
THE ROOM NEXT DOOR di PEDRO ALMODÓVAR
CAMPO DI BATTAGLIA di GIANNI AMELIO
LEURS ENFANTS APRÈS EUX di LUDOVIC BOUKHERMA, ZORAN BOUKHERMA
THE BRUTALIST di BRADY CORBET
JOUER AVEC LE FEU (THE QUIET SON) di DELPHINE COULIN, MURIEL COULIN
VERMIGLIO di MAURA DELPERO
IDDU (SICILIAN LETTERS) di FABIO GRASSADONIA, ANTONIO PIAZZA
QUEER di LUCA GUADAGNINO
KJÆRLIGHET (LOVE) di DAG JOHAN HAUGERUD
APRIL di DEA KULUMBEGASHVILI
THE ORDER di JUSTIN KURZEL
MARIA di PABLO LARRAÍN
TROIS AMIES di EMMANUEL MOURET
KILL THE JOCKEY di LUIS ORTEGA
JOKER: FOLIE À DEUX di TODD PHILLIPS
BABYGIRL di HALINA REIJN
AINDA ESTOU AQUI (I’M STILL HERE) di WALTER SALLES
DIVA FUTURA di GIULIA LOUISE STEIGERWALT
HARVEST di ATHINA RACHEL TSANGARI
QING CHUN GUI (YOUTH – HOMECOMING) di WANG BING
STRANGER EYES di YEO SIEW HUA
L’elenco dettagliato dei film Fuori Concorso è disponibile sul sito della Biennale
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