A Sordi il “Toti Dal Monte Simpatia”


“Il lavoro è stato la mia ragione di vita, a scapito di quella privata. La mia vera famiglia è sempre stata il pubblico sovrano. I politici dicono che è il popolo sovrano, ma mentono. In realtà è il pubblico perché decreta il successo, la consacrazione di un attore come è accaduto a me in mezzo secolo di carriera”. Così Alberto Sordi ha aperto l’informale cerimonia in cui ha ricevuto il premio “Toti Dal Monte Simpatia” alla nota locanda “da Lino” a Solighetto. Il premio, inaugurato 22 anni fa, è stato attribuito, tra gli altri, a Giulietta Masina, Marcello Mastroianni, Maurice Bejart, Ermanno Olmi, Riccardo Muti, Indro Montanelli e allo sceneggiatore trevigiano Rodolfo Sonego. Sordi ha ricordato proprio Sonego con cui si confrontava per per trovare ispirazioni ai film. Ha rivissuto anche le cene alla locanda dove ha ritrovato i figli di Lino che l’hanno premiato. Ad attenderlo c’era anche il conte Giovanni Nuvoletti, il venale professore Tersilli del film Il medico della mutua, accompagnato da Clara Agnelli.
Il popolare attore romano ha rivelato l’unico rammarico della sua carriera: non aver mai preso l’Oscar. Sordi ritiene che la Commissione italiana sia in qualche modo responsabile del mancato riconoscimento perché: “La commissione esaminatrice è stata sempre di parte e ha scelto sempre di conseguenza registi della loro parrocchietta. Spero ora in un Oscar alla carriera”. A proposito dei suoi personaggi, di solito italiani medi, borghesi e ruffiani, Albertone ha detto: “Volevo sapere come viveva – ha spiegato – quali erano le sue abitudini e attitudini, i vizi e le virtù. La gente sorrideva perchè si riconosceva e quello con la coscienza ‘sporca’, solo nel buio della sala, in fondo alla sala, si vergognava di essere così”. Eppure il protagonista di tante commedie all’italiana ha aggiunto che nessuno dei personaggi da lui interpretati gli assomiglia: “io sono una cosa diversa. Ho sempre voluto fare il neorealismo, non a sfondo drammatico, ma ironico, entrando nelle tragedie e cogliendo gli aspetti anche grotteschi. I miei film sono sempre stati originali e mai hanno tratto spunto da opere letterarie”. Ha anche parlato dei progetti futuri : “sto riflettendo se accettare la proposta arrivatami dalla Spagna per interpretare un personaggio reale: un grande poeta. La produzione iberica insiste dicendomi che del loro poeta ho lo stesso sguardo e gli stessi occhi”.

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03 Settembre 2001

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