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A Giacomo Abbruzzese il Premio Kinéo e GCHR Movie for Humanity
Questa la motivazione: "Per aver fotografato con Disco Boy una realtà di disagi, minacce, sfruttamento in una terra martoriata dove si intrecciano i destini dei protagonisti"
BERLINO – A Giacomo Abbruzzese va il Premio Kinéo e GCHR Movie for Humanity, per Disco Boy, unico film italiano in concorso al 73° Festival di Berlino. Questa la motivazione: “Per aver fotografato una realtà di disagi, minacce, sfruttamento in una terra martoriata dove si intrecciano i destini dei protagonisti: protagonisti del film ma anche delle loro vite”.
Il Premio Kinéo, diretto da Rosetta Sannelli, è stato istituito nel 2002 per iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il primo Premio Kinéo per i diritti umani fu assegnato nel 2008 a Nathalie Portman per il suo sostegno concreto alla Fondazione di Jane Goodall, attiva nel diritto alla scolarizzazione delle bambine e delle giovani africane, lasciate indietro a favore dei maschi. Nel tempo il KINÉO MHA è stato attribuito al film Francesco del candidato all’Oscar Evgeny Afineevsky, a Katerine Waterston per il suo impegno, assieme a Jude Law, verso i più indigenti durante la pandemia. Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Cinzia Angelini, regina dell’animazione a Hollywood, per il corto di animazione Mila e ancora a Evgeny Afineevsky per Freedom on Fire: Ukraines Fight for Freedom, a Fatih Akim per Rheingold, a France Fisher, attivista e attrice.
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