Va a Luigi Faccini – cinquant’anni di cinema quest’anno – il Nastro d’Argento speciale deciso dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici che lo annuncia sottolineando il particolare valore della ricostruzione storica del suo Diaspora, ogni fine è un inizio. Il Nastro gli sarà consegnato dopodomani, giovedì 1° Marzo a Roma, nella serata di premiazione dei Documentari scelti dai giornalisti tra i 100 titoli quest’anno in selezione ufficiale.
Diaspora, ogni fine è un inizio, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, come un Heimat italiano (così è stato definito) ci consegna, in un affresco inedito e potente che mancava alla storiografia e al cinema del nostro Paese, una saga in cui il cinema del reale si misura con la storia drammatica di una famiglia colpita dalle leggi razziali del 1938.
È quella di Marina Piperno, che dopo una carriera appassionata dietro la macchina da presa, come produttrice (è stata la prima donna in Italia a misurarsi con una professione tipicamente maschile), accetta di esporsi qui come testimone e narratrice di quel tempo.Famiglie apparentate alla sua fuggiranno negli Stati Uniti, altre in Israele, prima ancora della nascita di quello Stato, altre in Argentina.
E il padre di Marina, Simone Piperno, per non lasciare sola la madre, rifiutata dalle autorità americane in quanto troppo anziana, resterà in Italia, rischiando la deportazione e lo sterminio per sé e la propria famiglia.
Marina è una “salvata” che ha voluto raccontare la dispersione subita dai suoi parenti ma anche l’affermazione professionale e la nostalgia dell’Italia di chi all’estero ha dato vita a discendenze giunte ormai alla terza e quarta generazione.
Per la prima volta nella sua storia quasi trentennale va ad una regista Il Nastro europeo 2018: i giornalisti cinematografici italiani lo consegnano a Sally Potter. Anche sceneggiatrice, interprete e compositrice musicale, Potter lo riceve a Roma, in occasione della rassegna Cinema on the green a Villa Wolkonsky residenza dell’Ambasciatore Jill Morris, a 35 anni dalla sua prima regia
"Mi dicono spesso che individuo i temi in anticipo. Era già successo con Giù al nord, ma io nel '97 avevo vissuto per sei mesi nelle fabbriche del nord per capire e approfondire". Antonio Albanese ha analizzato così il successo di Come un gatto in tangenziale e ha accennato ai suoi prossimi progetti: la serie tv I topi e il nuovo lavoro per il cinema L'uomo che prega
"Oggi in pochi vanno al cinema, i film vengono fruiti diversamente, magari scaricati dalla rete e visti con il computer. Perciò il mio premio lo dedico anche agli spettatori che vanno in sala”, ha detto Matteo Garrone nel ritirare i suoi premi - ne ha presi 8 - per Dogman, incoraggiando anche i fratelli D'Innocenzo, vincitori del Nastro per la Migliore Opera Prima. Come un gatto in tangenziale è la commedia dell'anno, Ammore e malavita vince per musica e canzone
Sfida a cinque per il ‘miglior film’ fra Paolo Sorrentino con ben 12 candidature, Matteo Garrone, Luca Guadagnino, Alice Rohrwacher e Jonas Carpignano. Anche Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Franchi, Susanna Nicchiarelli candidati per la migliore regia. I vincitori a Taormina il 30 giugno. Vedi anche Nastri speciali al MAXXI