A Capalbio Dario Argento e il ‘Capitano Sparrow’


Tutto pronto per la XIX edizione di Capalbio Cinema che si terrà dal 28 al 31 dicembre 2012.
Nell’inedito e promettente scorcio di fine anno, il Festival sarà tutto dedicato alla caccia alle isole del tesoro nascoste tra le mappe del nuovo cinema. Tommaso Mottola direttore artistico, ha invitato una vera e propria ciurma di pirati, tra i quali spicca Enrico Ghezzi, per condurci in questa avventurosa esplorazione ed entrare nel nuovo anno con un ricchissimo bottino di idee. Occhi puntati allora sulle mappe, cioè sui corti che a Capalbio ridisegnano il pianeta e sulle nuove tendenze del cinema che arriva da tutto il mondo e in particolare dal Far East. E pronti all’arrembaggio con Dario Argento, uno dei grandi maestri del cinema italiano che porterà al festival i suoi mini horror. Il 29 dicembre incontrerà il pubblico e un altro Grande Pirata a sorpresa, di cui parleremo poi.

Come un mozzo alla sua prima traversata tempestosa, nel suo XIX compleanno Capalbio Cinema affronta le intemperie dei tagli al MiBAC, ma non rinuncia alla sua ambiziosa proposta fatta di grandi corti da tutto il mondo e di idee visionarie e condivise. Più di 800 corti sono giunti e sono stati selezionati da esperti delle varie aree del globo. Sei selezionatori italiani ed internazionali hanno visionato i film pervenuti. I migliori festival: Far East, Busan, Vladivostok IFF e Asiana di Seul, hanno contribuito alla raccolta. Tra i tanti giurati: l’attrice rivelazione Anita Kravos, l’affascinante designer londinese Allegra Hicks, l’agguerrita produttrice italoamericana Eileen Tasca, e il grande montatore Roberto Perpignani.

Dopo il successo del Focus sul cinema del nord Africa e del Medio Oriente del 2011 (#arab#film#revolution), quest’anno l’attenzione si sposta verso l’Estremo Oriente. Arrivano a Capalbio lavori provenienti da Giappone, Singapore, Corea, Vietnam, Indonesia e Cina con le nuove tendenze di quell’area del mondo. I film iscritti al bando di concorso speciale West#meet#East visioni della crisi racconteranno i cambiamenti che la crisi economica globale determina sulla nostra società e le riflessioni inedite che arrivano dall’Asia. In quest’ottica le alleanze con i festival AsiaticaFilmMediale, diretto da Italo Spinelli, con Asiana il miglior festival di corti del Far East, e con Florence Corea Film Festival che da anni promuove il cinema coreano in Italia, diretto da Riccardo Gelli. Fra le opere più significative che vedremo, il film evento Beautiful 2012 in cui quattro tra i più celebri registi asiatici: Kim Tae-yong, Tsai Ming-Liang, Gu Changwei e Ann Hui – partiti da una riflessione sulla definizione di “bello” – ci raccontano il cambiamento e la crisi che dall’Oriente arriva fino a noi.

Tra i film italiani da segnalare Cesare di Karen di Porto, in concorso. Zewdu Dell Street Child di Enrico Parenti, Caponero Capobianco di Rossella Antinori 6′, In nome del popolo italiano di Stefano Liberti, nella sezione Human Rights; Sdrvgd’t di Maristella Bonomo nella sezione Junior Kids; Oro verde di Pierluigi Ferrandini nella sezione Junior ragazzi, L’amore è un noceto di Antonietta de Lillo nella sezione Festival Friends, Criket di Stefano Lorenzi nella sezione Maremma. Molti i riconoscimenti assegnati: il Gran Premio Capalbio, il Premio World of Maps, il Premio Adci Migliore Idea Creativa, il Premio Stella di Capalbio, i Premi Junior Kids e Junior ragazzi, il Premio Nisida assegnato dalla giuria dei ragazzi dell’Istituto minorile di Napoli. I corti vincitori saranno tutti proiettati alla Sala Tirreno per festeggiare la fine dell’anno.

Torna la sezione Archeologia del Corto per mostrare per la prima volta in Italia La Pionnière di Daniel Abke (Germania, 13′). Il film racconta la storia di Alice Guy, morta nel 1968 all’età di 98 anni, quasi dimenticata, che fu una vera pioniera del cinema. Il cortometraggio a lei dedicato mostra, attraverso immagini inedite, il suo lavoro di cineasta. Al pari dei fratelli Lumière e di George Méliès fece la storia del cinema.

 

Tra gli ospiti più famosi nientemeno che il più celebre pirata del XXI secolo, il Capitano Sparrow immortalato da Johnny Depp. Si tratta di un gioco, naturalmente: dietro all’identità del Capitano si nasconde il nome del secondo grande maestro internazionale che visiterà il Festival. Il nome del grande cineasta sarà rivelato a pochi giorni dall’inizio del festival. L’omaggio avrà il suo cuore nell’evento “Ghezzi incontra il Capitano Sparrow”.
Tra i Festival Friends di quest’anno, la sezione Very Near East, dedicata al festival Molisecinema di Casacalenda diretto da Federico Pommier con una selezione dei corti vincitori dell’ultima edizione, con il film partecipato sull’amore ideato da Antonietta De Lillo e con un’anticipazione del film di Marco Simon Puccioni Come il vento interpretato da Valeria Golino e girato tra Maremma e Molise. E ancora il panel “Le isole dei tesori”, dedicato ai luoghi immaginari e reali che nascondono ricchezza e innovazione, vedrà tra i relatori Enrico Ghezzi, l’artista Sandro Chia, il critico Bruno Roberti, il filosofo Massimo Donà, il selezionatore Giona Nazzaro, Roberto Di Gaetano, docente di cinema dell’Università di Cosenza, e i molti registi presenti in concorso e nelle giurie.

Infine, l’evento di chiusura, “Fino alla fine dei film”, con un progetto per gli anni a venire: disegnare la mappa della memoria e del destino del cinema.
Il progetto partirà da Capalbio Cinema e raggiungerà i grandi e piccoli festival internazionali, coinvolgendo nel percorso le Scuole di Cinema di tutto il mondo. A Capalbio il festival presenterà l’idea di opera aperta, nel Vernissage di un’affascinante installazione, e chiuderà l’anno con la proiezione di alcuni materiali girati in tanti angoli di mondo. L’opera nasce da “Fino alla fine dei film”, il visionario lavoro di ricerca iniziato tanti anni fa da Tommaso Mottola, regista e da 10 anni direttore del Festival, che in centinaia di ore di materiale girato e migliaia di chilometri di viaggio ha raccolto un tesoro inedito di appunti sul cinema e sui tanti mestieri che stanno scomparendo nei vari angoli del pianeta. Il progetto in progress di Mottola ha ispirato Bruno Roberti, del comitato scientifico del Festival, l’idea di lanciare da Capalbio un appello alla raccolta di diari e frammenti sulla memoria e sul destino del cinema.

autore
17 Dicembre 2012

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