A Cannes tanti veterani e qualche novità (dalla Mongolia alle autrici africane)

Un concorso di veterani e nuovi cineasti. Così Thierry Frémaux circoscrive la selezione ufficiale


Un concorso di veterani e nuovi cineasti. Così Thierry Frémaux circoscrive la selezione ufficiale, presentata stamane in un cinema (l’Ugc-Normandie) di Parigi a sottolineare la centralità della sala, più volte ribadita anche dalla nuova presidente Iris Knoblock, succeduta a Pierre Lescure, e oggi al suo esordio ufficiale, prima donna alla guida del Festival più grande del mondo, che torna per la 76ma edizione dal 16 e 27 maggio.

“Dopo la pandemia assistiamo al ritorno del pubblico – ha affermato con ottimismo la distributrice tedesca che ha lavorato a lungo in Francia – nulla può sostituire l’evento della visione al cinema e anche le piattaforme investono cifre importanti per produrre film che hanno come primo sbocco proprio la sala E’ una bandiera che Cannes ha sempre sventolato e continuerà a farlo”. 

Frémaux ha speso parole lusinghiere nei confronti del cinema italiano, rappresentato da tre film in concorso: Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, Rapito di Marco Bellocchio e La chimera della più giovane Alice Rohrwacher, ormai promossa habituée di Cannes e per la terza volta in competizione. “L’Italia è un grande paese di cinema, come anche gli Stati Uniti”, ha detto il delegato generale.

Tra le curiosità geopolitiche, invece, c’è la prima volta della Mongolia in Un Certain Regard e una presenza consistente di cineasti e cineaste africani, nonché un ritorno di Iran e Cina. Due registi sono in programma con due film: il maestro cinese Wang Bing e il collega tedesco Wim Wenders che troviamo sia in concorso con Perfect Days, girato in Giappone, storia di un uomo che pulisce i bagni pubblici di Tokyo e ascolta il rock, e Anselm Das Rauschen der Zeit, vita dello scultore Anselm Kiefer realizzato in 3D come il precedente Pina.

Molte le conferme rispetto ai rumors della vigilia: da Asteroid City di Wes Anderson – “cinema di miniature, il suo”, secondo Frémaux – a May December di Todd Haynes con Julianne Moore, Natalie Portman e Charles Melton a The Old Oak di Ken Loach, scritto dal fedele sceneggiatore Paul Laverty e accolto in concorso all’ultimo momento anche con stupore del cineasta britannico già due volte Palma d’oro. (nella foto di Joss Barratt, Sixteen Films)

In gara anche l’austriaca Jessica Hausner – e sono in totale sei le donne in concorso, un record – con Club Zero film ambientalista e simbolico, Jonathan Glazer con The Zone of Interest, Aki Kaurismaki con Fallen Leaves, Justine Triet con Anatomie d’une chute con Sandra Hüller, Swann Arlaud e Samuel Theis, thriller psicologico che scava nei segreti della famiglia di una scrittrice tedesca, due Palme d’oro come il maestro giapponese Kore-eda Hirokazu con Monster e il turco Nuri Bilge Ceylan con Les Herbes Sèches, la francese Catherine Breillat, reduce da problemi di salute, che torna con L’été derniere, il vietnamita Tran Anh Hung con La passion de Dodin Bouffant interpretato da Juliette Binoche e dall’onnipresente (in tre film) Benoît Magimel, un’opera in costume sull’arte di nutrire le persone.

Dal Senegal arriva l’opera prima Bonel et Adama di Ramata Toulaya SY, da Brasile Karim Ainouz porta sulla Croisette Firebrand, dalla Tunisia c’è la regista Kaouther Ben Hania con Les Filles d’Olfa

Film d’apertura, già ufficializzato, Jeanne du Barry di Maïwenn, che passa fuori concorso come pure Indiana Jones and the Dial of Destiny di James Mangold legato anche a un omaggio al protagonista Harrison Ford, Cobweb di Kim Jee-Woon, The Idol di Sam Levinson, il già annunciato e molto atteso Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese.

Per le Séances Speciales troviamo oltre a Man in Black, che è uno dei due film di Wang Bing insieme a Jeunesse, Occupied City di Steve McQueen, Retratos fantasmas di Keber Mendonça filho e Kubi di Takeshi Kitano.

In arrivo a breve il programma della Semaine (lunedì 17 aprile) e della Quinzaine (martedì 18), dove ci sarà spazio – si spera – per qualche altro titolo italiano. 

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13 Aprile 2023

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