Frank e Bigna sono due individui nella loro trentina che conducono vite estremamente diverse, tuttavia, si trovano ad affrontare un’attrazione sorprendente e travolgente. Questa forza li spinge a sperimentare un ciclo di incontri, separazioni e riconciliazioni nel corso degli anni.
Accolto al Festival di Cannes come un film scandalo, 99 Lune si è rivelata una delle piacevoli sorprese dell’evento, non solo per gli aspetti più provocatori presenti: dietro la superficie di un racconto erotico talvolta estremo, si cela una storia d’amore intensa tra due anime solitarie, costantemente in cerca di libertà e di un senso di appartenenza nel mondo.
Jan Gassmann, già in gara ai festival di Locarno e Berlino, è un regista principalmente noto per i suoi documentari e rappresenta una delle voci più originali del nuovo cinema svizzero. “Per me, l’amore rimane una forma di potere anarchico in una società profondamente influenzata dai principi economici – afferma – non puoi selezionare da chi innamorarti né da chi sentirti sessualmente attratto. L’amore è intriso di segreti e conflitti che mi affascinano come cineasta”.
Il film, distribuito in Italia da Teodora, arriverà nelle sale il 29 giugno.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025