9:49 – Citti, Manuli e cinema francese per il Filmstudio

La programmazione del Filmstudio offre agli spettatori, anche per la settimana che va dal 12 al 18 maggio, un’occasione per scoprire ed apprezzare grandi capolavori del cinema del passato ed opere del miglior cinema indipendente italiano più recente.

In Sala Uno viene proposto (in anteprima romana) il documentario di Claudio Bondì Pietro Germi il bravo, il bello, il cattivo, che racconta per la prima volta il cinema di Pietro Germi a partire dall’esperienza neo-realista passando per l’invenzione della commedia all’italiana fino all’Oscar per la sceneggiatura di Divorzio all’italiana.

Vengono poi proposti 6 capolavori del cinema francese degli anni Trenta, firmati da Jean Renoir, Julien Duvivier e Marcel Carné. Tra i titoli in programma citiamo Il porto delle nebbie (Quai des brumes) di Marcel Carné, Il bandito della casbah (Pépé le Moko), L’angelo del male di J. Renoir, I prigionieri del sogno di J. Duvivier e Toni di J. Renoir.

In Sala Due vengono invece riproposti due importanti titoli del cinema indipendente italiano più recente. Il primo è I Magi Randagi di Sergio Citti, rivisto e rimontato dal regista prima di morire. Uscito al Filmstudio nel 2006, il film narra di tre saltimbanchi che sfuggono all’ennesimo linciaggio del loro pubblico per venire arruolati a forza come Re Magi in un presepe vivente di un paesino qualunque dell’Italia centrale.

L’altro titolo è Beket di Davide Manuli. Il film è ispirato alla più famosa opera teatrale di Samuel Beckett ‘Aspettando Godot’. Beket si segnala per la poesia del linguaggio e per la potenza visionaria delle immagini; è una raffinata opera di nicchia che ha il merito di trascendere e reinventare un classico del teatro novecentesco. Anche questo film è uscito in prima romana al Filmstudio nel 2009.