Il numero 64 della rivista bimestrale 8 ½ – Numeri, Visioni, Prospettive del Cinema Italiano nell’uscita di settembre 2022 – anche scaricabile gratuitamente su www-8-mezzo.it – dedica la copertina ai “territori” del cinema italiano, narrativi, metaforici e fisici.
Il direttore della rivista di cui ricorre il decennale nel 2022, Gianni Canova, apre domandandosi se “sarà un autunno caldo?” per la nostra cinematografia. Questione a cui risponde scrivendo che “molti dei film italiani usciti durante l’estate (in sala o su una piattaforma, in questo caso poco importa…) provano a miscelare modelli diversi e – almeno sulla carta – difficilmente conciliabili” e cita espressamente La cena perfetta di Davide Minnella, che “tenta una sintesi drammaturgica e narrativa fra due prodotti di grande successo popolare come MasterChef e Gomorra … mentre Le voci sole di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi – meritatamente premiato al Festival di Seattle – incastona un dramedy sugli effetti nefasti della popolarità sui social e sul web dentro immagini nobilmente documentaristiche di una fabbrica siderurgica in cui si fondono metalli incandescenti”.
La sezione Scenari ci offre una Mappa per navigare, sempre del direttore Canova, che racconta come, sospeso fra l’attrazione dell’urbs (la città come spazio fisico) e l’impegno della civitas (la città come insieme di cittadini), il cinema italiano ridisegni la propria geografia: conferisce una rinnovata centralità a Napoli, riscopre la provincia, ma continua a viaggiare troppo poco. Tra Mari, monti e… periferie, Rocco Moccagatta ci presenta la varietà del paesaggio italiano, che ha offerto numerosi spunti anche al cinema hollywoodiano. Mentre Francesco Bonerba ci porta lontano dall’immaginario più popolare, laddove si muovono silenziose le città di provincia, sempre più in cerca d’autore. E Mimmo Gianneri s’affaccia sulla retorica del borgo nella Commedia italiana contemporanea, da Benvenuti al Sud al più recente Belli ciao. Si passa poi a una carrellata di città, partendo da Milano con Alberto Pezzotta: il capoluogo lombardo nel cinema italiano contemporaneo si delinea dall’esistenzialismo all’utopia passando per gli yuppie e il maquillage urbanistico. Roma, per Laura Delli Colli, è Un grande teatro romantico e proletario; e per Carmen Diotaiuti, Napule è… un caleidoscopio di colori e di umori che descrivono una realtà sfaccettata. Il capoluogo piemontese, Torino, raccontato da Cristiana Paternò, è una città poliedrica ma con una forte identità, sabauda e post-industriale, non senza una vocazione per il cinema di ricerca. Mentre Carlo D’Acquisto conferma che la mafia domina l’immaginario nella rappresentazione di Palermo. Giorgio Gosetti, invece, afferma che Venezia non sia una boule de neige: ci sono tanti stereotipi e immagini bidimensionali nella rappresentazione della città lagunare; ma qualcosa si muove negli sguardi dell’ultima generazione, da Segre ad Ancarani. Andrea Giordano scrive di isole e laghi, di quei luoghi-non luoghi osservatori speciali di un’evoluzione sociale e culturale. Mauro Donzelli tratta i concetti di “stanziale” e “itinerante”, un confine sottile per cui, per creare un’atmosfera, è cruciale una forma di altrove, che lasci alla fantasia il compito attivo. Ilaria Ravarino ha raccolto il punto di vista dei produttori Lucy De Crescenzo, Riccardo Tozzi, Conchita Airoldi, Matteo Rovere: a cui ha chiesto “si sceglie prima la storia o la città?
Quali sono i motivi che inducono a preferire un luogo?”.
La rubrica Sui Generis in questo numero offre un tributo all’Animazione italiana, “allegra ma non troppo” scrive Canova, secondo cui per troppo tempo è stata liquidata frettolosamente come un genere solo pubblicitario o per bambini, mentre ora sta vivendo una stagione di grande fermento creativo. Da Pastrone a Iginio Straffi e Simone Massi, è Andrea Guglielmino a fare una breve Storia del genere nel nostro Paese. Mentre Giulio Sangiorgio ne parla come di Una figlia non riconosciuta. Ancora, Oscar Cosulich ricorda che Le Winx compiono 18 anni e fa una panoramica sul fenomeno internazionale. Ilaria Feole ha raccolto il punto di vista di Giorgio Scorza, regista e produttore della serie di ZeroCalcare, Strappare lungo i bordi. Altra intervista, quella di Luca D’Albis a Pietro Pinetti, ad dello Studio Bozzetto. E D’Acquisto torna s’immergendosi nel mondo sommerso di Luca e di Enrico Casarosa, il regista genovese, prodotto da Disney Pixar, che ha messo in scena icone dell’italianità in un film d’Animazione ad alto budget, candidato all’Oscar, che include un’elegante attenzione alle tematiche LGBTQ. Infine, il sondaggio di Alice Bonetti ci dice che, tra il pubblico, Bruno Bozzetto e Enzo D’Alò sono considerati i “re senza tempo”.
Per la rubrica Cinema e Istituzioni, è di Valerio Orsolini l’intervista a Simone Gialdini, da aprile presidente di Cinetel: nella sua mission, un’intera revisione della piattaforma web, la digitalizzazione completa dei dati della borsa film e nuove tariffe agevolate.
Mentre nel Reprint curato da Andrea Mariani si parla della Difesa del passo ridotto di Ubaldo Magnaghi.
Per i Racconti di Cinema, Vincenzo Rossi prende ispirazione da Mio fratello è figlio unico, e scrive L’ultima estate.
Anniversari celebra i 50 anni da La prima notte di quiete, trattato da Nicola Calocero; e Lo scopone scientifico, approfondito da Caterina Taricano. Come consueto, le immagini a corredo sono concesse dall’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale.
In un’annata, questa, di importanti centenari, 8 ½ celebra la classe del ’22: Cristiana Paternò si occupa del rapporto con il cinema di due autori come Fenoglio e Bianciardi mentre Anton Giulio Mancino ci parla del sodalizio tra La Capria e Francesco Rosi.
Kristian Sensini, per Noi siamo le colonne, la rubrica dedicata alla musica da cinema, affronta la magia delle sonorità nel genere animato.
È da Oscar l’intervista di Cinema e Animazione: protagonista Marco Regina, statuetta alla recente edizione per The Windshield Wiper, e ora al lavoro con Guillermo del Toro, come racconta a Nicole Bianchi, che con Cinema e Arte approda anche a Venezia: nella rubrica in collaborazione con Sky Arte intervista Marco Panichella, co-autore di Tiziano. L’impero del colore.
Si confermano le tavole del Fumetto a cura di Bugs Comics; e la rubrica CineGourmet curata da Andrea Gropplero di Troppenburg che ci propone le scripelle di Carboni.
Le pagine a cura della DG Cinema, nella rubrica Scanner, approfondiscono Il nuovo tax credit per i videogiochi.
Il Focus è dedicato al cinema ucraino, lo approfondisce Luca Ferrando, con il contributo della critica locale Anna Machuckh.
Cinema Espanso apre con il Salone del Mobile di Milano, presentato da Silvana Annicchiarico, che racconta quando il cinema mette in scena il design: Wilma Labate, Claudio Giovannesi, Bruno Bozzetto, insieme a un gruppo di studenti universitari, sono gli autori del progetto allestito presso la manifestazione. Il libro Strana carne di Roberta Torre è un viaggio ingannevole, in cui l’autrice riesce a fondere perfettamente il thriller e il fantastico, scrive Hilary Tiscione. Mentre Sara Colombini ci parla del saggio di Chiara Ricci, nel centenario dalla nascita di Ugo Tognazzi.
Per la prima volta, rubrica dedicata all’opera prima di un autore affermato, Cristiana Paternò intervista Costanza Quatriglio sul suo L’isola (2003).
Altro centenario, quello della nascita – il 1° settembre – di Vittorio Gassman, celebrato nelle righe di Nicole Bianchi, sezione Geografie.
Per Internet e Nuovi Consumi, Carmen Diotaiuti scrive di Loquis, piattaforma di podcasting verticale che racconta, geolocalizzandole, le storie nascoste dietro ai luoghi del cinema.
Si conferma la rubrica Constellaction! a cura di Simon&theStars: in questa uscita scopriamo Camilla “Billa” Landolfi, personaggio di Margherita Buy in Maledetto il giorno che t’ho incontrato; e la Eva Kant-Miriam Leone di Diabolik.
Il direttore editoriale della rivista, Gianni Canova, accompagna anche questa uscita di fine estate con un video-editoriale di presentazione: guarda il video dal 31 agosto.
TRAILER:
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma