Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
Alcuni quotidiani hanno avuto la possibilità di visitare il set di C’è anche domani, il film diretto da Giacomo Campiotti su vita, operazioni bancarie e commissioni del visionario imprenditore Ennio Doris, ispirato all’omonima autobiografia uscita nel 2014. “Il film è girato fra il Veneto dove Ennio Doris nacque, a Tombolo, terra padovana di preti e contadini”. – Scrivo Luigi Mascheroni per “Il Giornale” – La storia, come si dice, c’è tutta. Perfetta per il cinema. Poi, c’è il cast. Doris, mancato nel novembre 2021, è interpretato da Massimo Ghini, ormai specializzato nei ruoli di personaggi storici”.
Da C’è anche domani a C’è ancora domani, curiosa somiglianza tra un film in divenire e quello del momento. L’opera prima di Paola Cortellesi, dopo i tre premi alla Festa del Cinema di Roma, conquista i botteghini e le pagine dei giornali. Nel successo del film, come scrive Fulvia Caprara su “La Stampa”, “c’è la risposta chiara a mesi e mesi di dibattiti, a previsioni fosche, a polemiche autolesioniste. Il cinema non è morto, quello italiano è vivo e vegeto e, quando propone storie potenti, tematiche inedite, forme accattivanti, arriva dritto al cuore del pubblico”.
Sul “Corriere della Sera” l’intervista di Tommaso Labate a Elisabetta Villaggio, che ripercorre la vita privata e la carriera del compianto papà Paolo. “Soffriva per il trattamento di molti critici – rivela – Non lo diceva apertamente ma la cosa gli dava fastidio, ne sono certa. Ha però avuto tempo e modo di riabilitarsi ai loro occhi lavorando con Fellini, con Olmi e soprattutto vincendo il Leone d’Oro alla carriera nel 1992”.
In occasione dell’uscita in sala del film Comandante di Edoardo De Angelis, Corrado Augias su La Repubblica scrive un approfondimento che ripercorre alcuni dei maggiori film di guerra italiani – e non solo. Un genere che – a suo dire – non si addice molto al nostro cinema dove “prevalgono comunque le narrazioni benevole e gli atti di eroismo. Negati ai reparti di grandi dimensioni, per evidenti ragioni di verosimiglianza, sono i singoli che ne diventano protagonisti”.
Non poteva mancare, in occasione dei 30 anni dalla morte di Federico Fellini, l’omaggio della sua terra. Su “Corriere Romagna” troviamo un vero e proprio speciale dedicato all’anniversario. Tra i vari pezzi un’intervista di Antonio Maraldi al critico francese Jean A. Gili, che afferma quanto “Fellini sia ancora il cineasta più conosciuto in Francia”.
Al termine di Alice nella città 2023, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, Federico Pontiggia su “Il Fatto Quotidiano” intervista i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. Che giustificano così una crescita del ben 27% di pubblico e accreditati: “è strutturale: da artigianale, il festival sta diventando industriale”.
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
Salvatores: "Fellini mi incoraggiò tra i corridoi di Cinecittà", Filippo Ulivieri presenta il suo libro "Sulla Luna con Stanley Kubrick". L'intervista a Johnny Deep
Michelle Yeoh nel musical Wicked, Santamaria in Una terapia di gruppo, la presenza di Margarethe Von Trotta a 'Cinema e donne' e un exploit teatrale di Violante Placido tra le notizie principali di oggi
Berlinguer al Quirinale. La rivincita di Clint. Elena Sofia Ricci e la tonaca: “ci sono cascata di nuovo”. Maria Antonietta vista da Natalia Aspesi. Argentero toglie il camice e indossa la divisa. Bisio e la terapia del sorriso