Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.
DAVID DI DONATELLO
Praticamente tutte le testate italiane dedicano uno o più spazi alle candidature dei David di Donatello. Trapela grande entusiasmo e curiosità per tutti i film candidati, in attesa della serata di premiazione che si terrà il 10 maggio in diretta su Rai1 dagli studi Lumina di Cinecittà. In tanti si concentrano sulla sfida tra Marco Bellocchio e Roberto Andò, registi dei due film più candidati: Esterno Notte e La stranezza. “Ai David la sfida Bellocchio-Andò” titola Valerio Cappelli su il “Corriere della Sera”. “Bellocchio, Andò e Amelio. Ai David è gara tra classici” scrive Francesco Gallo su “Il Giornale di Sicilia” e su “La Gazzetta del Sud”, concentrandosi sul successo tutto siciliano del film con Ficarra e Picone.
CINECITTÀ TORNA IN UTILE
La notizia degli ottimi risultati portati da Cinecittà, in utile con un anno di anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale, fa il giro dei quotidiani. Il cda di Cinecittà spa ha, infatti, approvato all’unanimità il bilancio 2022 con un utile netto di esercizio di oltre 1,8 milioni. Ne parlano, in particolare, Marco Livi su “Italia Oggi” e Andrea Biondi su “Il Sole 24 ore”, riportando il commento dell’ad Nicola Maccanico: “Il valore del marchio Cinecittà è la nostra capacità di attrarre e costruire sempre più produzioni importanti di grandi dimensioni. Siamo in utile con un anno in anticipo e abbiamo più che raddoppiato i ricavi. Avere un’infrastruttura come Cinecittà è un’opportunità per il ruolo dell’industria audiovisiva italiana, è un volano di crescita”.
ROBERTO ANDÒ
Maria Grazia Rongo su “La Gazzetta del Mezzogiorno” intervista uno degli uomini del giorno, Roberto Andò, capace di imporsi sul mercato e ai David con il suo La stranezza, una storia squisitamente siciliana. “Abbiamo trovato un modo di raccontare Pirandello che non è quello monumentale a cui inevitabilmente le storie della letteratura lo consegnano, ma è coglierlo in atteggiamento privato, anche in solitudine, la solitudine del creatore.
FABRIZIO BENTIVOGLIO
Sul “Corriere della Sera – 7” Enrico Caiano intervista Fabrizio Bentivoglio, protagonista al fianco di Toni Servillo del nuovo film di Gabriele Salvatores, Il Ritorno di Casanova, da ieri nelle sale. “Il film è una riflessione sul tempo che passa e su come ognuno di noi si rapporta a questo: c’è chi lo accetta, chi lo rifiuta, chi si oppone. – dice l’attore – Era questo anche il tema del racconto dallo stesso titolo di Arthur Schnitzler a cui il film si ispira”.
BEN AFFLECK E MATT DAMON
Su “La Repubblica – Il Venerdì” Roberto Croci dedica una lunga intervista a Ben Affleck e Matt Damon, protagonisti (il primo anche regista) del film Air, in sala dal 6 aprile, dedicato alla storia che ha portato Michael Jordan a stipulare un contratto storico per la Nike, nonostante il futuro campione fosse già legato all’Adidas. “Ecco entrare in scena Sonny Vaccaro, – racconta Damon – un rivoluzionario, innovatore, responsabile di aver contribuito allo sviluppo di una nuova era di contratti per celebrità sportive”. “Mi piaceva il fatto che fosse una storia di persone che aspiravano a qualcosa di epico, il classico sogno. – aggiunge Affleck – Era un’opportunità per raccontare una storia reale, ma con umorismo, pathos, passione e allo stesso tempo innovativa”.
VINCENT CASSEL, IL NUOVO ATHOS
In occasione della presentazione del nuovo adattamento de I tre moschettieri, diretto da Martin Bourboulon e in uscita il 6 aprile, Stefania Ulivi sul “Corriere della Sera” intervista il divo francese Vincent Cassel, che nel film veste i panni di Athos: “Uno per tutti, tutti per uno. È un messaggio potente, ancora di più dopo la pandemia. – dichiara l’attore -Vogliono tutti dividerci in nome di qualcosa: colore della pelle, religione, genere, preferenze sessuali. Divide et impera. Per controllarci meglio. E, invece, è ora di trovare punti in comune”.
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