Cannes Classics celebra il 50° anniversario di 2001: Odissea nello spazio. Christopher Nolan presenterà in anteprima mondiale una nuova copia in 70mm conforme all’originale del capolavoro di Stanley Kubrick uscito nel 1968. La proiezione avrà luogo il 12 maggio alla presenza del regista britannico e di alcuni membri della famiglia Kubrick tra cui sua figlia Katharina Kubrick e il coproduttore e amico di lunga data, oltre che cognato, Jan Harlan.
Christopher Nolan parteciperà poi a una master class domenica 13 maggio in cui spiegherà la sua passione per l’opera di Stanley Kubrick. La nuova copia in 70 mm è la ricreazione fotochimica fedele, non ritoccata in digitale e senza modifiche al montaggio, dell’originale. Christopher Nolan ha lavorato a stretto contatto con la Warner Bros. al processo di rimasterizzazione. 2001: Odissea nello spazio tornerà nella sale americane dal 18 mai 2018. Christiane Kubrick ha dichiarato: “Se Stanley fosse ancora tra noi, sarebbe un ammiratore dei film di Nolan”. Il regista dal canto suo ha aggiunto: “Uno dei miei primi ricordi di cinema è legato al giorno in cui sono andato a vedere 2001 con mio padre in un cinema di Leicester Square a Londra”.
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
Le vie del cinema da Cannes a Roma e in Regione si volgerà al cinema Eden e Giulio Cesare. Alcune repliche previste anche al cinema Palma di Trevignano e al multisala Oxer di Latina
Teodora Film distribuirà in Italia Girl di Lukas Dhont e Woman at war di Benedikt Erlingsson. Il primo, presentato nella sezione Un Certain Regard, ha conquistato la Camera d’Or, mentre Woman at War è stato presentato alla Semaine e ha convinto la stampa internazionale
Doppio premio per l'Italia, che esce benissimo da questo 71° Festival di Cannes: all'attivo, oltre ai premi a Marcello Fonte e Alice Rohrwacher anche quello a Gianni Zanasi e al documentario La strada dai Samouni di Stefano Savona. La giuria di Cate Blanchett ha schivato le trappole del gender firmando un verdetto sostanzialmente condivisibile