18 corti per i 18 anni della Cinéfondation

Nessun italiano nella selezione di quest'anno, ma per la prima volta c'è una scuola spagnola


18 film da sedici paesi – nessun italiano – concorreranno a Cannes per la 18esima edizione della Cinéfondation. Si tratta di 14 opere di finzione e 4 d’animazione scelte tra le 1.600 inviate dalle scuole di cinema del mondo intero. Circa un terzo dei film selezionati provengono da Paesi che partecipano per la prima volta al concorso, in particolare la Spagna. L’Europa quest’anno è molto presente con 11 film. I tre Premi della Cinéfondation saranno consegnati venerdì 22 maggio.

Per quanto riguarda la Palma del cortometraggio, il comitato di selezione ha ricevuto 4.550 cortometraggi, 1.000 di più che nel 2014, provenienti da oltre 100 paesi. In concorso ci saranno nove film (8 di finzione e uno di animazione), provenienti da Asia e Europa (anche qui nessun italiano) con un sudamericano e un australiano. La Palma d’oro del cortometraggio sarà assegnata da una giuria presieduta da Abderrahmane Sissako

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15 Aprile 2015

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Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"

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Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

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L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

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I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


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